Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutovenerdì, 29 Novembre alle ore 01:20
Come al solito la stampa cavalca al galoppo solo le notizie che fanno comodo al proprio disegno, quello di disegnare gli ultras come brutti, sporchi e cattivi. Notizie come queste, dove si capisce bene che tutta la storia del “Dite che vi hanno minacciato di morte” è una montatura, trovano giusto spazio qua e là. Il ben informato Bianchi informa che a raccogliere queste “manipolazioni” siano stati agenti della Digos, suona poi però strani i successivi daspo a danno dei tifosi che avevano il solo torto di trovarsi davanti all’albergo: perché? Solo per placare la sete forcaiola dell’opinione pubblica?
salernitana-nocerinaChe Salernitana-Nocerina (10 novembre) sia stata uno scandalo ci sono pochi dubbi, con la partita sospesa e quei giocatori della Nocerina che cadevano per terra come birilli. Ora, bisogna appurare le responsabilità: secondo il giudice sportivo della Lega Pro, potrebbero esserci gli estremi per contestare alla Nocerina l’illecito sportivo. In questo caso, il club campano rischierebbe l’esclusione dal campionato e i tesserati (dirigenti, allenatori, calciatori) tre anni di squalifica. Ma adesso indaga Stefano Palazzi, superprocuratore federale: il 2 dicembre avranno inizio gli interrogatori. In tutto 28 persone da sentire sino al 17 dicembre. Se basta, perché si sa che a volte chi deve essere sentito chiede un rinvio. Palazzi parte da una buona base di materiale. Alcuni interrogatori sono già stati fatti, in più c’è un “rapporto riservato” che è stato fatto subito avere alla Procura da chi era presente quella domenica. Come noto, alcuni ultrà della Nocerina, esclusi dalla trasferta, avrebbero convinto (come?) i giocatori a non giocare (cosa di fatto accaduta con quella manfrina in campo). Il rapporto arrivato a Palazzi è stato firmato da uno dei suoi sostituti procuratori (un avvocato) e si sostiene che alcuni dirigenti della Nocerina (di cui è stato fatto il nome), “non accorgendosi della presenza del sostituto procuratore federale e del dirigente della Digos (segue nome e cognome, ndr)… “avrebbero detto ai loro calciatori sul pullman che andava allo stadio di Salerno, “ragazzi, quando sarete interrogati tutti… dovete dire di essere stati minacciati di morte…”. Inoltre, sempre non accorgendosi di essere sentiti, altri dirigenti della Nocerina (anch’essi identificati) avrebbero parlato di chiudere “rapidamente” la gara, cosa poi successa con gli “infortuni” a raffica dei calciatori campani. Qualcuno, e chi, li ha convinti ad “infortunarsi”? Di sicuro, è intervenuto il questore di Salerno, De Jesu, per fare in modo che la partita si giocasse e i calciatori della Nocerina scendessero in campo. Sulla gestione della vicenda complessiva da parte della questura di Salerno ci sono non poche ombre. Sicuramente è stata gestita male, sin dall’inizio (e ora stanno cercando di correre ai ripari).
Ma quando finirà la sua inchiesta Palazzi? Ce la farà entro fine anno? Non è per niente facile, più probabile che si slitti a gennaio. Ma quando? In caso di deferimento, la parola spetterebbe poi alla Disciplinare. Se, per ipotesi, la Nocerina venisse esclusa dal campionato prima dell’inizio del girone di ritorno (5 gennaio), allora tutti i risultati sinora ottenuti verrebbero annullati. Ma questo non succederà: si rischia così di falsare il campionato? E’ una vicenda molto delicata e anche complessa: Palazzi, si sa, è un accentratore (a volte esagera) ma anche un pignolo, vuole chiudere il suo fascicolo in maniera tale che non venga poi smontato dalle eccezioni degli avvocati. Ma questo allunga i tempi. Si poteva fare prima? La società campana è intervenuta, dopo un lungo silenzio, con una lettera aperta dove si spiega, fra l’altro, che “riconoscere le colpe di pochi facinorosi significa scindere drasticamente da loro il 99% della popolazione Nocerina e la stragrande maggioranza di tifosi che hanno sempre sostenuto la squadra con passione, rispetto e profondo senso di civiltà”. Vero, bisogna fare luce sino in fondo, senza colpevolizzare tutti. Che sarebbe assurdo. Nel giorni scorsi era uscito allo scoperto il ds Gigi Pavarese ma le sue parole (“le vittime siamo noi, nessuna accusa di illecito”) non erano piaciute affatto agli ultrà.
Legge stadi, la delusione di Malagò:”E le promesse?”
Legge stadi, si comincia da capo? E’ saltata l’ipotesi dell’emedamento del governo nella legge di stabilità, ora la pratica dovrebbe passare alla Camera. Figuriamoci. E’ stata sprecata un’occasione d’oro con un emendamento, su cui aveva lavorato anche il Coni, formulato male ma che non aveva la volontà di aprire la strada alla cementificazione.
Ora, come detto, dovrebbe occuparsene la Camera: c’è un progetto di legge di Fossati e Nardella (Pd) che ha raccolto già un buon consenso bipartisan. Si potrebbe partire da lì. Ma con quali tempi? Non certo velocissimi. Giovanni Malagò, n.1 del Coni, è stato chiaro: “Se non si dovesse chiudere questa partita, come ci è stato garantito a più riprese, sarebbe una sconfitta non solo dello sport italiano ma della credibilità di tutto il sistema”. Anche il presidente della Lega di serie B, Adrea Abodi, ha richiamato i politici ad una maggiore attenzione ai problemi dello sport.
Lega Pro fra stadi senza barriere e curve chiuse
La Lega Pro riunirà il 9 dicembre, a Perugia, i suoi 69 presidenti per discutere di sicurezza e di stadi. Un incontro la cui importanza è sottolineata dalla presenza del Ministro dell’Interno Angelino Alfano, del Capo della Polizia, Alessandro Pansa, e del Vice Capo della Polizia, Francesco Cirillo. La Lega Pro, come spiega un comunicato, punta a stadi senza barriere e a “implementare le strategie per contrastare forme di criminalità nell’ambito delle scommesse sportive”. “E’ una tappa importante – ha sottolineato Mario Macalli, presidente della Lega Pro – condivisa con i vertici delle Forze dell’Ordine con cui intendiamo agire in strettissima sinergia su temi così delicati ed importanti come la sicurezza e la cultura della legalità”. Dopo l’incontro, tutti in campo nel primo derby “dell’amicizia e della lega… lità’. Si confrontano la squadra della Lega Pro e del Viminale.
Il match si disputerà il 9 dicembre alle 14.30 a Castel Rigone, nello stadio dove al posto di barriere ci sono siepi e fiori. La Lega Pro è in prima linea, ma purtroppo gli idioti non si arrendono facilmente: ora sono state chiuse per due turni le curve di Ascoli e Como. Il motivo? Cori di discriminazione territoriale.
Sport in carcere, la Cancellieri al Coni
Le carceri scoppiano? Bene, adesso la Cancellieri, superata la bufera-Ligresti, si lancia nel progetto-sport. Se ne parlerà martedì prossimo in una conferenza stampa al Coni.
[Fonte: Spy Calcio]