Florenzi: la Roma con Garcia ha intrapreso un cammino importante
Categorie VirgolettatoScritto da Lucky Lukegiovedì, 24 Ottobre alle ore 06:11
da adnkronos.com
“Dopo le vittorie vai in campo con un altro spirito, sei carico e certe cose vengono poi da sole, abbiamo intrapreso un cammino importante da quando è iniziato il campionato e volevamo riscattare quella sconfitta con la Lazio per i nostri tifosi, che ci sono rimasti male come noi e forse anche più di noi. Con Garcia ci alleniamo meno rispetto a Zeman, ma nonostante questo si vedono i risultati, che però passano sempre dal lavoro sul campo. Io corro sicuramente meno di Gervinho…”. Così il centrocampista della Roma e della Nazionale Alessandro Florenzi a Radio2 Social club, la trasmissione condotta da Luca Barbarossa con Lucia Ocone e Andrea Perroni, che andrà in onda sabato 26 ottobre alle 11. Il sogno di Florenzi è far parte della Nazionale italiana che parteciperà ai Mondiali di calcio in Brasile del 2014, i suoi esempi: Totti e De Rossi. In un calcio sempre più multietnico, con Florenzi prosegue nella Roma la tradizione di schierare giocatori-tifosi, nati e cresciuti calcisticamente nella capitale: “per me è un grande motivo di orgoglio, Totti e De Rossi stanno già facendo la storia della squadra e io posso solo prendere esempio da loro”. I Mondiali di giugno in Brasile sono a portata di mano: “sono tra i 28-30 giocatori che il mister prende in considerazione -spiega Florenzi- ma so che ne porterà solo 23. Ora sta a me metterlo in difficoltà, ogni volta che posso, in tutte le partite che giocherò con la Nazionale e con la Roma. Però la decisione finale spetta a lui”. Su una cosa non ha dubbi: in una finale del Mondiale con i rigori ad oltranza, tirerebbe dal dischetto il penalty decisivo. “I rigori si tirano sempre. Magari si segnano o si sbagliano ma si tirano sempre”. Infine parla della sua vita privata: “la mia ragazza è una persona comune, una studentessa non una velina. I miei gusti musicali? Mi piacciono Ligabue e Negramaro”, dice Florenzi che poi vuole sfatare il luogo comune, che dipinge i calciatori come ignoranti: “ci tengo particolarmente mi manca solo l’ultimo anno di ragioneria e vorrei prendere il diploma al più presto”.