sabato, Maggio 10, 2025 Anno XXI


da ilmessaggero.it

Stadio OlimpicoAcque agitate per tutta la giornata intorno alla finale di Champions programmata a Roma, dopo che Giorgio Marchetti, direttore competizioni Uefa, aveva manifestato perplessità sulle dotazioni dello Stadio Olimpico. Perplessità fugate nel tardo pomeriggio da William Gaillard, capo della comunicazione dell’Uefa, dopo che si erano rincorse voci di un possibile campio di sede per la finale del 27 maggio.

Le parole di Giorgio Marchetti. Il direttore delle competizioni Uefa, aveva manifestato l’intenzione di vedere «uno stadio senza barriere e senza gabbia per i tifosi, come in tutti gli impianti in cui si è giocata la finale di Champions».

Roma deferita. A seguire era venuta la notizia del deferimento della Roma per «organizzazione insufficiente», in relazione agli scontri tra tifosi durante la partita con il Chelsea, quando è stato anche arrestato un tifoso italiano, e per l’accensione di fumogeni sugli spalti. Questo non è che l’ultimo di una lunga serie di episodi spiacevoli del tifo capitolino. Il caso verrà esaminato dalla commissione di controllo e disciplina dell’Uefa che si riunirà l’11 dicembre.

Albertini tranquillizza. Pronta la replica della Figc, tramite le parole del vicepresidente federale Demetrio Albertini: «La Federazione sta lavorando moltissimo sulla finale del 27 maggio, che si disputerà e sarà la più bella mai vista». Albertini ha spiegato il programma di avvicinamento alla finale: «Stiamo facendo gli adeguamenti per la sicurezza, a febbraio si apriranno le biglietterie ed è in programma un grande evento per l’arrivo a Roma della Coppa. Anche Platini (Presidente dell’Uefa) è soddisfatto». Infine il commento sulle barriere: «Esiste un vincolo dettato da un decreto ministeriale – spiega Albertini – È una legge dello stato su una materia molto delicata, quella della sicurezza».

William Gaillard chiarisce. Nel tardo pomeriggio il capo della comunicazione dell’Uefa ha definito «assurde e prive di fondamento» le voci di un cambio di sede. «Non so chi abbia messo in giro simili stupidaggini. La finale di Champions League si giocherà a Roma come previsto, senza ombra di dubbio. Secondo me si è creata una confusione fra due cose totalmente diverse – ha spiegato all’Ansa – È vero che è stata aperta una procedura disciplinare per la partita con il Chelsea, ma non c’entra assolutamente nulla con la finale. Infatti, l’ultimo atto della Champions League è organizzato dalla federazione italiana, non da un club». Gaillard ha anche precisdato che il deferimento della Roma è un atto di routine.