Categorie Il Redazionale Scritto da r. cdr giovedì, 7 Dicembre alle ore 02:17
Scrivere di giovedì sera alla vigilia del ponte dell’immacolata equivale a imbucare una lettera anonima senza indirizzo. Ci sarà qualcuno che la leggerà prima del derby? Chissà. Nel frattempo il Sindaco Veltroni ci ha notificato che non si faranno mai altri stadi a Roma. Due già sono troppi, figuriamoci quattro. La proposta è di affidare l’Olimpico alla Roma e il Flaminio alla Lazio. Se proprio dovesse essere, preferiremmo il contrario. L’Olimpico è uno degli stadi più schifosi che siano mai stati concepiti per il calcio. Che facciamo Sindaco? Distruggiamo la pista di atletica, il fossato e ricostruiamo le tribune? Non basta tamponare due spalti, aggiungerci un baretto, un ristorante e un negozietto di gadget per fare uno stadio per il calcio. E con la 626 che facciamo? Continuiamo in deroga o facciamo qualche interventuccio. Walter è un grande, ma alcune volte quando si organizza per approcciare le questioni della Roma, stecca. Però il padrone è lui e quindi molti altri saranno destinati a starsene belli tranquilli a casa a vedesse uno straccio de partita. Chi va allo stadio invece ne vedrà due. Una dal vivo e una al videoregistratore per capire come è andata veramente! Domenica derby sarà senza striscioni offensivi in nome di una “pax laziale” decretata dalla nord visto la vicenda che coinvolge quattro suoi personaggi di spicco e in considerazione della solidarietà mostrata dalla sud in questa triste faccenda. Ci verrebbe da dire che per noi “il derby è il derby” ma forse verremmo tacciati di insensibilità. La galera è una cosa bruttissima e ancora peggio è se ci stai senza ragioni precise, ma questo abbraccio indifferenziato ci sembra mortale. Mortale come poteva essere la pungicata alta (e quindi infame) data ai bergamaschi. Sappiamo che nell’immaginario collettivo tutti godono alla storia dei pifferi di montagna che partirono per suonare e tornarono suonati, ma la nostra ferma condanna per quel fatto non potrà mai essere mitigata da ammiccamenti o da ma e però. E a poco serve il maquillage della coscienza che racconta di una società oramai uniformemente attraversata e squassata da questi conati delinquenziali. Allo stadio ci si va a mani nude per principio. Ora non ci rimane che aspettare e vedere. Domenica sapremo se possiamo aggiungere ai verbi con desinenza in -ere anche quello che egoisticamente ci piace di più: godere, Ad maiora |
