Venditti: il mio inno è figlio di un’altra Roma. Non c’è romanità nella nuova
Categorie VirgolettatoScritto da Lucky Lukemartedì, 2 Luglio alle ore 03:20
da Te la do io Tokyo – forzaroma.info
Gli americani stanno trattando la Roma come i Boston Celtic, come una squadra di basket. – dice Antonello Venditti ai microfoni di Te la do io Tokyo su Centro Suono Sport – Il problema non sono i laziali dentro Trigoria, ma i romanisti che non ci sono più. L’ultimo è stato Franco Baldini. E Bruno Conti? messo da parte senza spiegazioni. Io da questa società non ho goduto di nessun privilegio e nemmeno lo voglio. La Roma è deficitaria di una persona come Baldini ed io sono preoccupato. Vorrei che arrivasse una persona identica al ‘Baldini prima maniera’. C’è il povero Italo Zanzi che è stato proiettato da tutt’altro mondo rispetto al calcio. Oggi ci troviamo peggio del primo anno. Il mio inno? Non lo identifico più con la Roma, con questa Roma. Sono parole figlie di un’altra Roma. Spero che lo tolgano”.
da Radio Radio – forzaroma.info
Antonello Venditti interviene nel pomeriggio anche su Radio Radio: “Non posso certo toglierlo io l’inno della Roma. Ho solo detto che se gli americani dovessero prendere questa decisione l’inno resterà comunque nel cuore della gente. Io con questa nuova dirigenza ho pagato alcune mie amicizie. Mi hanno detto che faccio il male della Roma solo perchè parlo di calcio in una determinata radio. Io continuo a dire che il senso di romanità non c’è più ijn questa nuova Roma. Sono due anni che sono stato allontanato da Trigoria. hanno modificato il marchio quando la Roma nel mondo la conoscono più della Coca-Cola. Ora stanno chiedendo delle indicazioni e dei soldi ai tifosi per lo stadio che ancora non ci hanno fatto vedere nemmeno il progetto. Mi chiedo? Roma città, Roma squadra, dove va? Non possiamo essere ridotti così. Che ci sia più chiarezza da parte della Società”.