mercoledì, Maggio 07, 2025 Anno XXI


Sei derby, il prossimo campionato: Torino (Juve e Torino), Milano (Milan e Inter), Verona (Chievo e Verona), Roma (Lazio e Roma), Genova (Genoa e Samp) e mettiamoci pure Trieste (Udinese e Cagliari).

Non essendoci stadi di proprietà, se non quello della Juve, molti terreni di gioco saranno sottoposti a stress. Ma, dopo le pressioni della Lega, molte situazioni sono state per fortuna risolte: a Napoli la prima giornata dello scorso campionato fu scandalosa. Per colpa di un fungo, si giocò sulla sabbia. Poi, il San Paolo è stato rizzollato: ora spetta il nulla osta per il prossimo campionato (manca il collaudo statico ma nel frattempo ha indicato Palermo). Anche a San Siro e Marassi ora i terreni stanno meglio. Il Sassuolo giocherà a Reggio Emilia, l’Udinese e il Cagliari a Trieste. L’Udinese ha iniziato i lavori al Friuli: spera di poter tornare a casa il più presto possibile, avrà una deroga per una sola tribuna da 10.000 posti e una tribunetta per gli ospiti. Complessa la situazione del Cagliari (vedi Spy Calcio del 19 giugno): l’11 luglio verrà accettata dalla Figc la scelta di Udinese. Cellino, dopo la farsa Is Arenas, punta anche su Cagliari, sperando di poter rimettere a norma il Sant’Elia (ma quando? E quanti soldi ci vogliono?). La Figc da quest’anno ha imposto una nuova regola: i club devono indicare un impianto a norma per tutta la stagione, non più con deroghe, come Is Arenas chiuso, semichiuso, riaperto, ecc. In un balletto stucchevole: eppure Osservatorio e Lega, con buona volontà, avevano cercato di aiutare Cellino ad avere un impianto suo, piccolo, adatto a questi tempi e che poteva diventare davvero la casa dei sardi. Poi, tutto è saltato per beghe locali, ripicche, incomprensioni. La magistratura stabilità se sono stati commessi reati. Spiace per i tifosi sardi: come si può pensare che possano andare a Trieste? Il Livorno, neopromosso, avrà la deroga (19.400 posti), così come l’aveva avuta il Siena lo scorso anno. Quest’anno, comunque, sembra che i club abbiano una maggiore attenzione ai loro impianti, e anche sul fronte abbonamenti ci saranno molte promozioni (ma ci sarà ancora, purtroppo, la tessera del tifoso…). Quest’anno c’è stato un aumento dei tifosi, che potrebbe essere confermato anche la prossima stagione. Segno che il sistema-calcio, nonostante tutti i problemi, tiene ancora. Nella passata stagione, la Lega di A ha gestito nel migliore dei modi il calendario degli anticipi e posticipi: anche se qualcuno scopre sempre che a gennaio a volte nevica… La prossima stagione sarà più difficile, essendoci i Mondiali del Brasile si dovrà concludere prima il campionato: aumenteranno le notturne (anche in inverno) e così i rischi di rinvio. Certo, ci sono ancora problemi e le pay tv, Sky in testa, non sono felici di un campionato a venti squadre, spalti vuoti, terreni di gioco a volte non all’altezza. Ma il nostro calcio non è così mal messo come a volte sembra. E qualcosina, per fortuna, sembra muoversi…

Basket in bolletta: solo due italiane in Eurolega. La Turchia ne ha tre…
Secondo sport, dopo il calcio, ma il basket vive momenti più che difficili: la crisi economica si fa sentire, e per fortuna che il nuovo (vecchio) presidente, Gianni Petrucci, vuole rimettere ordine, tagliando i rami secchi. All’Eurolega, la Champions del basket, sono iscritte solo due squadre italiane, Siena (che giocherà a Firenze) e Milano, mentre Varese tenterà di entrarci attraverso le qualificazioni. La Spagna ha 4 club, la Turchia tre. Siamo messi male: a Varese e Cantù era stata chiesta una tasse di entrata da 500.000 euro, e hanno rinunciato. Prima di loro aveva detto di no anche Roma (giocherà nella meno prestigiosa e costosa EuroCup, la Coppa Uefa del basket): per fare una squadra competitiva in Eurolega ci vogliono circa 15 milioni di euro, se non di più. E la Virtus spende poco più un milione all’anno per fare il campionato (e arrivare seconda…). In più per fare l’EuroLega la squadra di Claudio Toti, avrebbe dovuto spostarsi al Palalottamica che costa, d’affitto, circa 30.000 euro a partita. E come si fa a riempirlo? Solo con una squadra che possa tenere testa a Real Madrid e Olympiakos: ma è impossibile per le capacità attuali del basket romano. Un passo alla volta, salvata la squadra ora va rinforzata. E per fortuna che lo sponsor Acea non molla. Ma, come detto, è un periodo difficile: basta pensare a Siena. Che ne sarà senza i soldi del Monte dei Paschi?

Abodi vuole una serie B in stile Argentina
Un vulcano di idee. Chi? Ma Andrea Abodi, presidentissimo della Lega di serie B. Ecco l’ultima (per ora) proposta. “Stiamo immaginando una formula del campionato di Serie B in stile sudamericano. C’è un grandissimo sondaggio con tifosi e addetti ai lavori e con loro disegneremo la B del futuro, con un campionato di Apertura e uno di Chiusura molto intrigante, per poi arrivare ad una B a 20 squadre, dobbiamo solo chiudere il cerchio”. La rivelazione è stata fatta in occasione della trasmissione di Emilio Mancuso, “La Politica nel Pallone su Gr Parlamento”. “E’ un modello che in Europa non c’è. Si tratterà di due campionati che poi si specchiano a fine stagione, determinando chi lotterà per promozioni e retrocessioni. Una bella novità”. In stile Argentina. Se ne parlerà a luglio. Potrebbe andare a regime dal 20215 (con 20 squadre). Abodi ha anche spiegatosi che “continuano i processi al passato. Speriamo che siano un ricordo, rispettiamo le decisioni della giustizia sportiva, speriamo che faccia bene e presto e che si chiuda questa pagina nera del calcio”. Riferimento al filone Bari-bis del calcioscommesse. Il presidente è anche ottimista sul Siena: “Credo proprio che si iscriverà al campionato”. Ma con che futuro?

[Fonte: Spy Calcio]

Per Corederoma
Paolo Nasuto