Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomercoledì, 12 Giugno alle ore 12:33
DA UNA PARTE la gioia per la promozione in serie B, dall’altra la paura e il timore per un’aggressione. Questo hanno vissuto i tifosi dell’Ecoelpidiense giovedì sera poco prima di arrivare al PalaSavena di San Lazzaro per assistere a gara due della finale play-off.
Erano circa le 20.30 quando lungo il tragitto che dall’A-14 porta al palasport, i due pullman sono stati assaliti da un gruppo di circa venti persone con il volto coperto e armati di mazze chiodate, sassi e catene. Attimi di vero terrore, con il primo pullman che è riuscito a passare indenne, mentre il secondo, in cui viaggiava il gruppo degli ultrà, è stato colpito nella parte posteriore.
Il lunotto posteriore, colpito forse da un sasso, è andato completamente distrutto e per fortuna nessuno all’interno si è fatto male. E mentre gli organizzatori della trasferta hanno chiamato i carabinieri, i quali poi hanno scortato i pullman fino all’ingresso del palas, i vandali si sono dileguati per le strade facendo perdere le loro tracce. «È accaduto tutto abbastanza in fretta — racconta una testimone —. Mi trovavo all’interno del primo pullman. Con noi c’erano anziani, donne incinte e bambini. A un certo punto ho sentito gridare dai sedili posteriori: dal nulla erano usciti queste quindici o venti persone a volto coperto. Alcuni ci hanno inseguito, mentre l’autista ha avuto la prontezza di accelerare.Immediatamente abbiamo chiamato le forze dell’ordine, mentre il pullman successivo ha subito l’attacco più violento. È stato un fatto triste in una giornata che doveva essere di festa».
Per parte sua, l’Ecoelpidiense basket, che nei giorni scorsi ha dato la notizia, tiene a sottolineare «la grande correttezza della società del San Lazzaro, che ha accolto staff e atleti in maniera ospitale, permettendo l’ingresso delle vetture elpidiensi nel parcheggio interno del palasport, così come corretti sono stati i veri tifosi all’interno del palasport». I carabinieri hanno identificato quattro giovani che si trovavano nelle immediate vicinanze del luogo in cui è avvenuto l’assalto e secondo una prima ricostruzione, sarebbero sì tifosi, ma riconducibili ad altre squadre bolognesi.