giovedì, Marzo 28, 2024 Anno XXI


Il corteo funebre accompagnato dagli ultras del Brescia, la sua squadra del cuore, e tutto intorno un paese intero, la famiglia e gli amici. La dedica lontana dei tifosi di Atalanta, Milan e Lazio: tra applausi e cori anche il Brescia Calcio al completo

C’erano davvero tutti, per l’ultimo saluto ad Andrea ‘Tone’ Toninelli, morto in quel maledetto incidente, stava tornando da Livorno, era andato a vedere il suo Brescia, per l’ennesima volta in trasferta, la sua squadra che si stava giocando la Serie A.

Abituato agli stadi, il calcio e il tifo si facevano unica passione, “troppo giovane per andarsene”, lo ricordano così i suoi ‘compagni’ di curva, “non si può morire così”.

La famiglia stretta intorno a lui, mentre l’omelia lo ricorda per quello che era, “un ragazzo semplice, uno di quelli giusti”: erano in tanti, ben oltre il migliaio, in quella Lumezzane che non lo dimenticherà mai. Il corteo funebre tra lacrime e silenzi, partito proprio da casa sua, da Via Colle Aventino, accanto alla bara non solo gli amici e la famiglia, accanto a lui gli ultras non solo bresciani ma di tutto il Nord Italia, da Varese a Milano, da Mantova a Bergamo, perfino i tifosi dell’Atalanta, e le corone di fiori firmate Lazio o Livorno.

In chiesa, nelle prime file, tutto il Brescia Calcio, la società che prima di tutte le altre ha voluto esprimere un sentito cordoglio. “Uno di noi, Andrea uno di noi”, ripetono le serrate file degli ultras, “te ne se andato seguendo il tuo amore”.

Un ricordo che, per ora, non finisce qui: questa sera, in occasione della finale d’andata dei playoff verrà osservato un minuto di silenzio. Non c’è sconfitta, nel cuore di chi lotta.

[Fonte: bresciatoday.it]

Per Corederoma
Paolo Nasuto