domenica, Luglio 06, 2025 Anno XXI


“Tifoso e non tesserato”. In estrema sintesi è così che gli ultras del Teramo Calcio vogliono mostrarsi. Una scelta che la Curva Est ha deciso di perseguire fino in fondo anche a costo di non presentarsi sugli spalti dello Stadio di Aprilia domenica prossima in occasione della gara di ritorno della semifinale play-off:

“Fa piacere respirare, in questi giorni, un ritrovato entusiasmo intorno ai nostri magici colori. Tuttavia – scrivono in una nota i supporters del Teramo Calcio – chi, come noi, non si è mai lasciato condizionare dai risultati, ma vive concretamente l’amore per questa maglia e difende, tra mille sacrifici, i valori dettati dal nostro essere Ultras, non può non invitare tutti a riflettere e, soprattutto, a non sperperare quanto di buono la nostra tifoseria ha fatto in questa stagione. Crediamo, infatti, che le “zero tessere” della stagione in corso registrate in Curva, non sono frutto del caso, ma dell’intelligenza che la gente di Teramo, quella vera, che vive in modo spontaneo e genuino la passione per il Diavolo, ha dimostrato di fronte ad uno strumento becero ed inutile, figlio di una repressione spietata e volta a distruggere il nostro mondo e le nostre emozioni”.

Il riferimento è direttamente alla tanto contestata “tessera del tifoso”, alla quale da sempre il movimento ultras si oppone: “Ribadiamo, con forza e convinzione – prosegue la nota della Curva est -, che non scenderemo mai a compromessi con chi vorrebbe decretare la fine della nostra passione, la fine del calcio come lo intendiamo noi, né accetteremo in nessun caso disposizioni assurde e cervellotiche che hanno l’unico fine di annientare il nostro modo di essere. Ognuno può, ovviamente, fare le proprie valutazioni del caso, ma l’invito, che fermamente rinnoviamo, è a non tesserarsi, anche se la voglia di seguire la squadra in questo momento può essere tanta: è in gioco la nostra dignità di ultras, di tifosi ma, soprattutto, di uomini liberi. Durante l’arco del campionato abbiamo potuto saggiare sulla nostra pelle gli effetti devastanti che l’introduzione della tessera ha portato: siamo partiti, seppur in pochi, macinando chilometri con la consapevolezza che non saremmo mai entrati, accolti spesso come ospiti indesiderati, rinchiusi in recinti fuori dagli stadi. Abbiamo amaramente constatato di non poter andare avanti se non accettando di vedere i nostri sacrosanti diritti calpestati, prendendo, infine, la durissima decisione di non continuare ad andare in trasferta, almeno fino a quando non riusciremo a garantire di mantenere intatta la nostra dignità”.

La squadra di mister Cappellacci non potrà quindi contare sul sostegno in campo del proprio tifo per la prossima e delicata trasferta di play-off, che la vede costretta a ribaltare a suo favore l’1-1 registrato due giorni fa a Piano D’Accio: “Per quanto ci riguarda – chiude l’intervento degli ultras biancorossi – le motivazioni che ci hanno indotto ad assumere questo comportamento, ad oggi, non sono cambiate ed è per questo che, anche ad Aprilia, noi non ci saremo. Ci auguriamo che questa nostra dolorosa ma necessaria scelta sia rispettata e condivisa dal resto della piazza, convinti come siamo, di non dover rendere conto a nessuno in quanto ad attaccamento a questa città ed ai nostri colori. Domenica 2 giugno, pertanto, in concomitanza con la partita di Aprilia, organizzeremo una giornata al glorioso Stadio Comunale, con l’intento di pulire e dare nuovo decoro al nostro Stadio, insieme ascolteremo la partita per radio. Per fare in modo di vivere realmente una giornata di aggregazione lontano dallo schifo a cui vorrebbero costringerci. Invitiamo tutti colo che appoggiano la nostra lotta e si riconoscono nei nostri stessi valori, ad essere presenti insieme a noi, nel nostro Comunale, per continuare a vivere con orgoglio e passione l’incrollabile centenaria fede per il Teramo Calcio 1913”.

[Fonte: teramonews.com]

Per Corederoma
Paolo Nasuto