mercoledì, Luglio 16, 2025 Anno XXI


Sempre soluzioni illuminanti da parte di Abete. Eppure qualche tempo fa, giurava e spergiurava che la tessera del tifoso avrebbe superato ogni problema e avrebbe portato a riaprire gli stadi alla gente: adesso rieccoci allo stato di partenza, rieccolo a parlare di stadi da chiudere. Che patetico.

“Bisogna assolutamente stroncare questi fenomeni cercando di allontanare il piu’ possibile queste persone dagli stadi, naturalmente se non sono identificabili bisogna cercare di muoversi nella dimensione di colpire tutti i settori da cui provengono questi cori razzisti che non sono tollerabili”. E’ la soluzione per fermare i cori razzisti, l’ultimo episodio ieri a San Siro durante Milan-Roma, del presidente della Figc, Giancarlo Abete, intervenuto ai microfoni della ‘Politica nel Pallone’ su Gr Parlamento.

“Abbiamo un quadro normativo, in relazione alle decisioni assunte dal Consiglio strategico che si e’ riunito in Bulgaria, il comitato esecutivo di fine marzo, che sara’ oggetto di attenzione del congresso il 24 maggio da parte dell’Uefa. Tendenzialmente si modifichera’ -sottolinea Abete-, si superera’ la dimensione delle multe, che si e’ visto non essere in grado di risolvere il problema anche in prima battuta, e si passera’ immediatamente alla chiusura di settori dello stadio, nel caso ci siano situazioni che contrassegnino dei comportamenti razzisti. Questo sara’ un segnale molto forte a cui seguira’ poi la sospensione e la chiusura dell’intero stadio”.

“L’episodio di ieri e’ assolutamente da condannare e da contrastare, individuando i responsabili e cercando ovviamente di fare ogni attivita’ all’interno delle titolarita’ della giustizia sportiva, del ministero dell’Interno, delle societa’ e della Federazione”, aggiunge Abete.
“La volonta’ della Federazione, e io sono uno di quelli che ha propugnato nel Comitato esecutivo questa svolta, sul versante di dare priorita’ alla chiusura di settori parziali dello stadio, e’ in linea con quella che e’ la politica delle normative di giustizia sportiva della Uefa, sara’ proposta e ritengo sara’ fatta propria dalla Federazione”, chiarisce il presidente della Figc.

“Le multe diventano una modalita’ che non risolve il problema perche’ da una parte a certe persone, che sono portatori di disvalori, il fatto che la societa’ abbia una multa di 20-30 mila euro non interessa nulla, anzi -prosegue Abete-, alle volte determina quasi una centralita’ del loro ruolo rispetto a quanto questo determinano per i club, e in secondo luogo la multa non da’ il senso di una dimensione che deve essere veramente penalizzante, perche’ poi diventa solo un fatto quantitativo”.

“Ogni episodio legato a forme di razzismo indebolisce la nostra immagine -conclude il presidente della Figc-, ed e’ un grande peccato: per alcune centinaia di irresponsabili che trasferiscono un protagonismo becero e una dimensione di intolleranza, paga l’immagine dell’intero Paese, non solo del sistema calcio”.
[Fonte: Resport]

Per Corederoma
Paolo Nasuto