domenica, Maggio 11, 2025 Anno XXI


Tutti sognano uno stadio modello inglese, tedesco o cinese, noi sogniamo uno stadio a basso impatto ambientale, integrato nel territorio, che valorizzi e risarcisca una zona di Roma da troppo tempo martoriata da depuratori a cielo aperto. L’ansa del Tevere che accarezza quel territorio ha ancora “apparentemente” pochi segni della mano dell’uomo, quello che non è successo per altri interventi tipo le piscine a Tor Vergata o i grattacieli dell’Eur dove il business e la voglia di lasciare un segno ha prevalso su un architettura che rispetti le tradizioni di Roma. Non è una critica gratuita o bigotta verso il moderno, anzi, Roma e l’Italia hanno bisogno di interventi che possano rimanere nella storia. Sicuramente il progetto del nuovo stadio della AS Roma non ricalcherà questa filosofia, sarà bellissimo e d’impatto, ce lo auguriamo da cittadini oltre che tifosi. Questa è una provocazione che può essere utile per altri interventi edilizi, perché Roma ha bisogno di complessi INTEGRATI con il tessuto urbano senza mutare l’equilibrio con il verde, che siano SOSTENIBILI, rispettino gli standard Bioclimatici, e favoriscano un’alta socializzazione.
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