venerdì, Maggio 03, 2024 Anno XXI


Quando noi andavamo in giro con quelli che Tolkien continuava ad ostinarsi a chiamare libri ma che in realtà erano orrendi laterizi, per qualcuno che stava dall’altra parte gli elfi erano semplicemente “camerati colti”.
Ci siamo scervellati per anni per capire cosa fosse sta cacchio de terra di mezzo, ma senza successo. Poi l’illuminazione. La terra di mezzo è dove viviamo noi. Più in mezzo di così.
Oggi per esempio c’hanno detto che un DC9 dell’Itavia è cascato ma che in fin dei conti è una evidenza che si può anche trascurare. Mica se po sapè tutto nella vita.
In maniera molto più triviale i nostri se so scordati anche loro che le partite durano 90 minuti.
Ma in fin dei conti se c’è la Federazione che s’è scordata che esiste la Coppa italia, si possono tollerare anche queste piccole amnesie regolamentari.
Riflettevamo in questi giorni sui destini di tutti quelli che sono passati, o che magari stanno ancora qui, che hanno una eco vastissima e che anche noi abbiamo contribuito a mitizzare.
Pensare che oggi Samuel è quasi una riserva all’Inter, Emerson non può scendere dal pulman che lo fischiano e che Cassano non lo vuole più nessuno, confessiamo che fa un po’ di impressione.
Capello poi cartoonizzato e sbeffeggiato, Baldini che nun ne azzecca neanche una manco co i sordi in saccoccia…Insomma una realtà che dalla terra di mezzo sembra uno dei sogni più felici di un povero romanista.
Certo il film sarebbe perfetto se riuscissimo ad esportare, oltre che la fortuna che ci bacia ogni giorno come cittadini di Roma, anche un po’ di bonomia e di tolleranza che sono il sale della nostra essenza.
Ma sono doti che purtroppo non riescono a filtrare dalla terra di mezzo.
E così i nostri fratelli padani, a forza di stare dietro all’extracomunitario e ai “negher”, finiscono a sgozzarsi tra di loro, per un rumore molesto, per un bambino che piange, per quattro soldi lasciati dalla nonna. Incomprensibile e lontano nella terra di mezzo.
Qualcuno si sentirà autorizzato a domandare se non esistano problemi in questa landa felice.
Come no? Siamo pieni di problemi.
Uno dei più grandi è che ci manca la creatività. Ci mancano le idee e ci manca anche un po’ di sincerità.
Ma a proprio tutti tutti? Diciamo che la sindrome colpisce in massima parte i giornalisti che abitano la terra di mezzo.
Se chi sa fa, chi non sa insegna, chi dirige un giornale spesso copia.
E noi facciamo l’acquasantiera. Chi passa, appozza!
Talento dopo talento, idea dopo idea, addirittura rubrica dopo rubrica e addirittura foto dopo foto.
Ci viene da pensare che anche le intercettazioni telefoniche per qualcuno siano state una salvezza. Pagine di giornale da riempire solo copiando.
La Luna si sa, indipendentemente dalla terra di mezzo, è costretta per sua natura a vivere di luce riflessa. Non è colpa di nessuno.
Evvive la Rome!

Ad maiora.

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