martedì, Luglio 01, 2025 Anno XXI


Kevin Prince Boateng , Massimiliano Allegri e Daniele Bonera sono stati ascoltato come testimoni a Busto Arsizio nel processo ai sei tifosi della Pro Patria accusati dei cori razzisti. Il ghanese del Milan: “E’ razzismo, capitava anche in Germania
“Ogni volta che toccavo palla sentivo cori indirizzati nei miei confronti, dei buh buh che ricordano i versi degli animali”. È il racconto del milanista Kevin Prince Boateng, che stamattina ha testimoniato nel processo per i cori razzisti durante l’amichevole con la Pro Patria. A causa degli insulti Boateng aveva scagliato il pallone contro la tribuna, ed era uscito dal campo insieme ai compagni di squadra. “Penso che mi abbiano insultato perchè la mia pelle non è bianca – ha proseguito -, succedeva anche in Germania e per me si tratta evidentemente di atti di razzismo”. Sempre stamattina è stato ascoltato anche Massimiliano Allegri e Daniele Bonera. I giocatori di colore del Milan “erano molto turbati e amareggiati”, e Boateng “anche nei giorni successivi non era sereno”: così ha spiegato ai giudici Allegri. Sia il tecnico che Bonera, capitano durante l’amichevole, hanno confermato di aver sentito per tre o quattro volte i tifosi gridare ‘buh buh’ quando giocatori come Boateng, Nyang e Muntari toccavano palla. “Sono episodi gravi, che non dovrebbero accadere – ha detto Allegri – ed è stata giusta la decisione di interrompere la partita”. Bonera ha raccontato che Boateng “veniva insultato ogni volta che toccava la palla, e i giocatori di colore erano molto amareggiati”. I cori ricordavano i versi di una scimmia – ha concluso -, penso di essere abbastanza intelligente per capire la differenza tra un coro razzista e un normale sfottò”.
Il processo nel quale stamattina è stato ascoltato Boateng riguarda sei tifosi della Pro Patria accusati dei cori razzisti che hanno portato alla sospensione dell’amichevole con il Milan lo scorso 3 gennaio
venerdì da blatter — Boateng sarà inoltre ricevuto venerdì dal presidente della Fifa, Joseph Blatter, nel quartier generale della Federazione internazionale a Zurigo. L’incontro servirà per uno scambio di punti di vista sul razzismo.

[Fonte: Gazzetta dello Sport]

Per Corederoma
Paolo Nasuto