sabato, Luglio 12, 2025 Anno XXI


Il presidente del Barcellona, Sandro Rosell, aveva proposto, il 21 febbraio scorso, l’organizzazione di una partita di calcio tra il suo Barça ed una squadra mista israelo-palestinese come tappa verso la pace in Medio Oriente.
Questo è solo l’ultimo dei tentativi messi in piedi dal club catalano per provare a normalizzare quella che è l’occupazione israeliana dei territori palestinesi. Già in occasione del Clasico spagnolo, Barça-Real, dello scorso anno, Rosell invitò ad assistere al match sia Sarsak che Gilad Shalit, soldato israeliano tenuto per diversi anni prigioniero da Hamas. Invito che il calciatore palestinese prontamente declinò sottolineandone tutti i limiti del caso (Sarsak rifiuta l’invito del Barcellona FC).
Qui di seguito proponiamo una nostra traduzione di un articolo apparso su futbolrebelde riguardante appunto la proposta avanzata dal presidente Rosell.
La Palestina non giocherà con Israele contro il Barcellona fino a quando durerà l’occupazione
Il club catalano intende organizzare una partita tra il Barça e una squadra mista israelo-palestinese nel mese di luglio.I Palestinesi hanno avvertito il presidente del Barcellona, Sandro Rosell, che la sua proposta di una partita tra il Barça e una squadra mista israelo-palestinese nel mese di luglio non si potrà svolgere, fino a quando durerà l’occupazione .”Questa è una idea creativa del presidente del Barcellona. Appreziamo le sue buone intenzioni e motivazioni, ma ci sono molti ostacoli”, ha detto il presidente della Federcalcio palestinese, Jibril Rajub, in una conferenza stampa congiunta a Rosell al Muqata di Ramallah, dove sono stati accolti dal presidente palestinese Mahmoud Abbas.
“Spero che tutti i tifosi del Barcellona in tutto il mondo restino ottimisti sul fatto che questo sogno possa diventare realtà. Quando? Quando lo stato palestinese sarà riconosciuto, libero, indipendente, democratico, con i valori e l’etica dello sport come principale filosofia e cultura “, ha detto Rajub.Rajub ha detto che il primo passo che Israele dovrebbe compiere affinché si possa organizzare una squadra mista israelo-palestinese per giocare un’amichevole contro il Barca, è che Israele (che non riconosce la Palestina come stato), riconosca l’entità palestinese sportiva, come Federazione Calcistica.
“Israele deve cominciare col riconoscere l’esistenza dei calciatori palestinesi e la federazione sportiva palestinese”, ha detto il presidente della Federcalcio, che ha chiesto a Israele “d’avere il coraggio di riconoscere l’esistenza di un vicino, l’entità palestinese, dove la gente soffre per il solo fatto di essere umani, di essere palestinesi”. Rajub ha detto che “il fatto di avere qui a Barcellona Messi e le altre stelle è una buona opportunità per tutti”, ma non se Israele non riconosce la Palestina “come un vicino di casa, come uno sport di famiglia” e se non “riconosce i diritti degli atleti palestinesi, la loro esistenza e il loro diritto ad allenarsi”. Sono ottimista. Tutte le parti sono molto motivate”, ha detto, ma, tuttavia, ha detto che la partita che ha organizzato il club, i cui profitti sarebbe donati alle ONG sportive palestinesi e israeliane, provocherebbe “un terremoto “nella regione. Rajub ha ricordato l’occupazione israeliana, la continua crescita delle colonie e la presenza delle truppe israeliane nei territori palestinesi e l’assedio di Gaza, che impedisce ai giocatori della selezione palestinese di viaggiare in Cisgiordania per allenarsi e giocare. Rosell, nel frattempo, si è detto “molto felice”, dopo il suo incontro con Abbas, e ha sottolineato la sua gioia nell’aver incontrato decine di sostenitori palestinesi del club, vestiti con magliette del Barcça o con le bandiere del club, all’ingresso della Muqata, tra coloro che sono venuti ad accoglierli. “La prima cosa che mi ha detto Abbas, che mi è piaciuta molto, è che i suoi nipoti sono tifosi del Barça, e la seconda cosa è che vedrà come provare a superare alcuni degli ostacoli che possono impedire lo svolgimento il 31 luglio della partita tra la selezione israelo-palestinese e il Barça” ha detto il presidente del Barcellona. Dopo l’incontro di ieri con il presidente israeliano Shimon Peres e Abbas oggi, Rosell ha espresso ottimismo sulla possibilità che il progetto arrivi a compimento e ha detto che non ha “alcun dubbio che ci saranno gesti da entrambe le parti”.
[Fonte: Calcio & Rivoluzione]

Per Corederoma
Paolo Nasuto