venerdì, Giugno 20, 2025 Anno XXI


Tra i casi della domenica quello vergognoso di Zappino che meriterebbe il Daspo e per il quale quattro turni di squalifica sono troppo pochi e la conferma dell’inadeguatezza degli stadi. Il settore ospiti di Andria era un “pollaio”
Come volevasi dimostrare… Purtroppo siamo stati buoni veggenti. Dopo la sosta del campionato dell’altra domenica, alla ripresa ci sono state puntualmente sorprese a iosa nel girone dei giallorossi. Formazioni che erano in difficoltà di rendimento, firmatarie di exploit e chi filava con il vento in poppa che ha registrato dei vistosi “rallentamenti”. Alla luce di ciò prepariamoci, dunque, a vivere un altro mese con uno scenario diverso, visto che ogni volta interrompere o riprendere a giocare, determina delle semi-rivoluzioni e considerato che il “pazzo torneo” ideato la scorsa estate da Macalli prevede in questo appassionante rush finale ancora altre due interruzioni prima del 12 maggio e della disputa di play off e play out. A otto giornate dalla fine, di conseguenza, ci sarà una sorta di mini-roulette russa che potrebbe modificare scenari e previsioni sfuggendo a qualsiasi pronostico o ricorso a precedenti delle passate stagioni. La “ricetta” migliore per sopperire a ciò, indubbiamente, è quella coniata da Guido Carboni. L’allenatore giallorosso sin dall’avvento sulla panchina sannita ed anche in queste settimane continua a dire di vivere alla giornata e di preparare ogni match come se fosse una competizione di coppa, in modo da cercare di avere concentrazione e stimoli giusti. Questo fattore, del “campionato a puntate”,da noi denunciato sin dalla passata estate va a rendere ulteriormente anomala un’annata che sarà ricordata a lungo anche per altre nefandezze che si stanno verificando. Ad esempio tra “silenzi” imbarazzati le squadre di testa e quelle di coda sono in sospeso per la famosa vicenda della gara Paganese-Latina il cui risultato è in sospeso da tre mesi e lo sarà quasi sicuramente anche oltre il 18 marzo quando si riunirà l’Alta Corte Federale per decidere. Questa partita facendola disputare a fine torneo andrebbe a condizionare ogni cosa perché può darsi che le due formazioni avranno esigenze diverse da quelle attuali o che i giochi saranno fatti in un senso o nell’altro. La domanda sorge spontanea come diceva il famoso Lubrano nella sua nota trasmissione televisiva: come mai nessun “capoccione” della Federazione fiorentina ha sollecitato una sentenza urgente? E come se non bastasse proprio domenica ci sarà il bis, caso unico in Europa, del derby Paganese-Nocerina che sarà disputato in esilio (stavolta all’Arena Garibaldi di Pisa), a porte chiuse, per motivi di ordine pubblico. Tutto questo non solo è mortificante per l’intero sistema calcistico nazionale a livello d’immagine e le stesse forze dell’ordine, ma per i riflessi legati anche al calcio vero, a quello giocato, che dovrebbe essere prioritario e che invece viene messo nel “cassetto”, come il pubblico, quello sano, quello che ha sottoscritto la tessera del tifoso, che dovrà starsene a casa. E poi parliamo di spot e rilancio della Lega Pro. E’ evidente che si tratta solo di messaggi fini a se stessi… Siamo perfettamente a conoscenza di normative e regole che in questo caso hanno visto i prefetti porre il veto, quindi quelli del “palazzo” di Firenze non hanno avuto alcun peso decisionale. Ma il loro errore sta alla base, quando in maniera repentina e sclerotica fu deciso di rimettere insieme le squadre corregionali ponendo fine alla divisione verticale dei gironi e tornando alla suddivisione geografica. Nessuno aveva paventato ciò? Domenica scorsa il mondo del calcio è rimasto basito nel vedere il comportamento del portiere del Frosinone Zappino che a fine derby ha scoperto una t-shirt con la scritta “Pontino bastardo”, andando a mostrarla anche nei pressi del settore ospiti dove c’erano i tifosi del Latina. Crediamo che sia superfluo qualsiasi commento di censura, trattandosi tra l’altro anche di un recidivo. Un atteggiamento che fomenta violenza e che il giudice sportivo ha sanzionato con quattro giornate di squalifica. Noi aggiungiamo troppo poco… Dovrebbe scattare il Daspo come nel caso Montervino, visto che per molto meno vengono puniti anonimi tifosi… Il calo degli spettatori nel calcio è legato anche a stadi assolutamente inadeguati. Ad Andria per i tifosi giallorossi domenica scorsa l’ennesima prova con un settore che sembrava un “pollaio” dove non si distinguevano azioni e giocate. E nessuno si preoccupa o parla di questo!

Articolo di 

Per Corederoma
Paolo Nasuto