Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke giovedì, 21 Febbraio alle ore 09:33
da Il Tempo – forzaroma.info Ecco l’Arabo
Si sanno la nazionalità e il numero di passaporti in possesso: origine palestinese (discendente di una grande famiglia molto conosciuta in Medio Oriente a livello politico e sociale) e il conseguimento della cittadinanza italiana. Residente a Perugia, 40 anni vissuti in Italia (di cui 16 anni passati nell’imprenditoria petrolifera tra lo Stivale e il Canada), un libro scritto in arabo (in vendita su internet a più di 80 euro) e una passione particolare per Roma, in cui vorrebbe incentrare l’ingente sviluppo di business già intrapreso nel nostro Paese. Le prime voci ci hanno messo poco a fare il giro del mondo, scavalcando l’oceano e atterrando direttamente sulla scrivania degli uffici americani di Boston. James Pallotta non ha gradito la divulgazione di alcuni dettagli legati al possibile sviluppo dell’operazione, sfogliando minuziosamente la risma dei giornali che trattavano dell’accaduto. La rabbia della Roma ha trovato riscontri anche in quella dello sceicco (ieri a Milano), infastidito dal clamore di una vicenda che da ambo le parti avrebbero preferito rimanesse top secret fino al raggiungimento definitivo dell’accordo. Nulla è stato ancora formalizzato, ma l’affare negli ultimi giorni ha registrato una forte accelerazione grazie ad uno scambio continuo tra i legali delle due parti: questo porterebbe a pensare che ci siano ottime possibilità di chiudere il tutto in tempi brevi. Adnan Adel Aref Qaddumi è pronto ad entrare nella AsRoma SVP LLC (la società americana che attualmente controlla il 60 per cento di Neep Roma Holding) con un ruolo di affiancamento ai quattro soci americani che, con diversi ruoli, compongono il consorzio proprietario del 78 per cento delle azioni del club. James Pallotta quindi rimarrà al comando, ma forte di un partner in grado di aprire il marchio romanista in un mercato totalmente sconosciuto. Il nuovo ingresso (si parla di un investimento complessivo di circa 100 milioni di euro) sarà infatti necessario per acquisire parte delle quote che diluiranno il pacchetto americano, ma non avrà la funzione di sostituire nessuno dei facenti parte. Il resto del capitale sarà utilizzato per la partecipazione al prossimo aumento di capitale (più ingenti degli 80 milioni inizialmente preventivati) rinviato due volte negli ultimi mesi per motivi tecnici: un passaggio che porterà alla riduzione del controllo su Neep di Unicredit, al momento pari al 40 per cento delle quote. L’immissione di nuovi soldi nelle casse romaniste rimane parte di un progetto pensato all’inizio dell’avventura americana nella capitale, con l’unico scopo di allargare un percorso che, incidenti di percorso a parte, culminerà nella costruzione del nuovo stadio. E mentre il presidente Pallotta è atteso a Roma probabilmente per il derby del prossimo 7 aprile, ai tifosi romanisti potrebbero essere riservate altre sorprese in tempi più brevi. Non è esclusa infatti la possibilità che nel prossimo match casalingo con il Genoa, il futuro investitore tornerà a fare visita tra le tribune dell’Olimpico. A. Serafini da Gazzetta dello Sport – forzaroma.info Roma, con lo stadio arriva lo sceicco: 50 milioni in dote Il destino ha un gran senso della tempistica. E allora, proprio nel momento in cui la Roma celebra la sua resurrezione sul campo,la dirigenza Usa trova un partner a cui affidare le chiavi del presente e, chissà, forse anche del futuro. Ma andiamo con ordine. Entro un mese salirà alla ribalta un nuovo protagonista, ovvero lo sceicco giordano (ma originario del Qatar) Adnan Adel Aref Qaddumi. PETROLIO & STADIO Il magnate del petrolio, legato alla lontana anche alla famiglia reale, era già stato contattato da tempo, ma la lievitazione del suo interesse è cresciuto dopo che è partita l’operazione stadio. UniCredit era stata messa a conoscenza dell’operazione, anche se le sue quote non saranno subito intaccate. L’arabo, infatti, entrerebbe nella As Roma Svp Llc, ovvero la «scatola» che contiene le azioni dei soci Usa e che controlla il 60% della Neep Roma (al 40% in mano alla banca), a sua volta controllante il 78% delle azioni sul mercato. Entro un mese ci sarà la chiusura dell’operazione, che garantirà lo sviluppo del marchio nel Medio Oriente. Tutto questo, però, avverrà dopo che una ricapitalizzazione più grande di quella in programma (30 milioni, ma salirà a 80 circa) non diluirà a quel punto la quota azionaria del partner bancario, che comunque non uscirà subito di scena. UNICREDIT SI DILUISCE Il profilo di Adnan Adel Aref Qaddumi non è molto noto, ma quello che è certo è la buona conoscenza che ha del nostro Paese. Pallotta lo ha incontrato personalmente proprio a Roma e sabato scorso lo sceicco era in tribuna ad assistere al match contro la Juventus. Insomma, l’accordo di massima sembra essere già stato raggiunto sulla base appunto di una cinquantina di milioni da versare nella ricapitalizzazione. Non a caso filtra così la soddisfazione dei nuovi partner: «Faremo crescere la Roma», ha detto lo sceicco, mentre Pallotta fa sapere come «l’operazione sia intelligente». Al di là del folklore, allo sceicco è stato chiarito come occorra denaro fresco per ripianare i conti, per potenziare la squadra e per affrontare la costruzione dello stadio, cosa che non osterebbe neppure la partecipazione all’opera di nuovi partner cinesi, contattati dalla stessa UniCredit. Ma non basta. Voci che giungono dall’interno dell’entourage giordano parlano di un Pallotta che — stupito dagli ostacoli che incontra il nuovo stadio — sarebbe pronto persino a farsi da parte qualora le difficoltà su questo fronte s’infittissero. Solo uno scenario, ovvio. Ma avere uno sceicco come partner consentirebbe anche inaspettate vie di fuga. M. Cecchini da Il Corriere dello Sport – laroma24.it Cento milioni per la Roma Silenzio. Ma stavolta non c’è nessuno spot di un marchio di pasta a parlare. Semmai è il brand Roma calcio a farlo. Che, ieri, non è che abbia brindato a champagne quando ha letto le anticipazioni sul possibile, probabile ingresso di un socio arabo nel pacchetto societario giallorosso. Nel senso che sia il presidente James Pallotta, sia il socio che verrà avrebbero preferito (eufemismo) che la trattativa potesse concludersi nel riserbo assoluto. (…) CONFERMA – (…) Il silenzio della Roma, poi, è ancora più assenso se si pensa che la società giallorossa è quotata in Borsa e, quindi, di fronte a eventuali notizie false ha il dovere di intervenire smentendole. Non è successo dopo la chiusura della Borsa, tanto meno è accaduto, come nel caso sarebbe stato più giusto, prima dell’apertura. E, per quello che siamo riusciti a sapere, almeno fino al tardo pomeriggio di ieri, neppure la Consob, l’organo di controllo di piazza Affari, si era fatta viva dalle parti di Trigoria (ma questo non vuole dire che non lo faccia nelle prossime ore o nei prossimi giorni). INVESTIMENTO – Insomma, tutto fa ritenere che le anticipazioni abbiano colto nel segno. Del resto da quanto tempo si parla del possibile ingresso di un socio strategico nel pacchetto di maggioranza del club giallorosso? A Trigoria questa eventualità non è mai stata negata da nessuno. Allora quando succederà? Se le anticipazioni non avranno il potere di bloccare tutto (ma francamente non ne capiremmo il motivo), la novità si materializzerà in tempi brevi. Mister X che ieri qualcuno segnalava a Milano, è pronto ad affiancare mister Pallotta con un investimento iniziale di circa cento milioni, cifra che garantirebbe la possibilità di un nuovo (previsto) aumento di capitale assai superiore ai trenta milioni già preventivati. Mister X, del resto, sembra assolutamente intenzionato a entrare nella Roma e a fare le cose in grande. (…) MISTER X – Ma questa X chi mai nasconde? Potete facilmente immaginare come ieri si siano scatenate le ipotesi più fantasiose. C’è stato il toto mister X e quello che sembra avere l’identikit che potrebbe essere giusto, è lo sceicco Shtewi Sheikh Adnan Adel Aref Qaddumi. E, pure qui, potete nuovamente immaginare quante ricerche abbiamo fatto sfruttando quell’incredibile opportunità che è la Rete. Bene, l’unica cosa che viene fuori a proposito dello sceicco è che nel marzo del 2010 ha pubblicato un libro «Focus Orient» che abbiamo pure provato a comprare ma almeno al momento non è disponibile. Facendo una ricerca con solo i nomi Adnan Qaddumi, qualche cosa in più viene fuori. Ovvero che lo sceicco è di nazionalità giordana, ha origini palestinesi, è proprietario di due società petrolifere, una in Canada, un’altra qui da noi e che da venticinque anni vive in Italia. A Roma. Ci sarebbe anche un secondo nome che ieri è circolato con un po’ di insistenza: è quello di Hasan Abdullah Ismaik, nato in Kuwait nel 1976, ma di nazionalità giordana (…) P. Torri da Il Messaggero – laroma24.it Roma, c’è lo sceicco L’accordo è stato siglato nei giorni scorsi e verrà annunciato ufficialmente nel giro di due settimane. Adnan Adel Aref Qaddumi Al Shtewi è il nuovo azionista di rilievo della As Roma. Lo sceicco della Giordania, legato all’attuale monarca Abd Allah II, figlio del popolarissimo Husayn, secondo quanto risulta al Messaggero, sarebbe pronto a entrare nel capitale della As Roma SVP LLC, la finanziaria Usa di proprietà di James Pallotta, presidente del club giallorosso e dei suoi compagni di cordata della prima ora (Tom DiBenedetto, Richard D’Amore, Michael Ruane) che possiede il 60% di Neep Roma holding. L’altro 40% è custodito nel portafoglio di Unicredit. MEZZI FRESCHI L’uomo d’affari arabo e gli alleati americani dovrebbero sottoscrivere un aumento di capitale per 50 milioni proposto da Neep e, a cascata, ricapitalizzare la società calcistica, dotandola quindi di risorse più adeguate. L’istituto milanese con sede a Piazza Cordusio, invece, dovrebbe versare 12 milioni, la quota parte di un’operazione nella quale gli americani avrebbero dovuto mettere 18 milioni. UNICREDIT SI DILUISCE La partecipazione di Unicredit, quindi, si diluirà al 25% circa, almeno in questa prima fase. Ma con l’ingresso di Qaddumi Al Shtewi, che nella newco Usa prenderà posto attraverso un aumento riservato che dovrebbe ritagliargli una quota paritetica a quella di Pallotta, si sarebbe deciso di alzare la posta all’interno di un maxi-rimpasto dell’azionariato del club. Il secondo tempo del rimescolamento azionario dovrebbe prevedere l’ingresso dell’imprenditore romano Luca Parnasi, che rileverebbe parte della quota Unicredit, destinato, pertanto, a scendere attorno al 15%. Entrambi sarebbero direttamente coinvolti nella costruzione del nuovo stadio. LA NUOVA GOVERNANCE L’accordo tra lo sceicco giordano Qaddumi Al Shtewi e il consorzio americano sarebbe stato siglato alcuni giorni fa, grazie all’ausilio dello studio legale Tonucci (per conto di Pallotta & C) e di uno studio legale romano con sede a ridosso del Lungotevere per l’arabo. Per espletare alcune formalità si preferisce dare l’annuncio in pompa magna entro una quindicina di giorni. Tra gli adempimenti ci sarebbe la riscrittura del patto di sindacato firmato nella primavera 2011 tra gli americani e Unicredit in modo da adeguare la governance ai nuovi rapporti di forza. Neep Holding è attualmente presieduta da Paolo Fiorentino, vicedirettore generale di Unicredit. Un cda della società, non ancora convocato, potrebbe tenersi presto. Lo sceicco dovrebbe entrare nel consiglio della Roma che verrebbe dunque ritoccato. R. Dimito |
