Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke mercoledì, 20 Febbraio alle ore 09:52
da Il Tempo – laroma24.it
A.A.A.Q. – queste le iniziali dello sceicco intervallate da due congiunzioni in lingua araba – e i suoi legali italiani hanno incontrato più volte i dirigenti giallorossi negli ultimi mesi. Alle riunioni ha partecipato anche Franco Baldini, prima in un albergo romano del centro, poi, per motivi di riservatezza, in un resort nelle vicinanze della Capitale. Gli accordi non sono stati ancora formalizzati, ma l’affare negli ultimi giorni ha registrato una forte accelerazione ha ottime possibilità di chiudersi a breve. Ne uscirà una Roma dei due mondi, con denaro fresco da investire sul mercato e per le altre spesi correnti, in attesa dei futuri ricavi del nuovo stadio e, si spera presto, degli introiti della Champions. Le difficoltà della squadra, infatti, sono superiori alle aspettative degli americani che vogliono però continuare a investire su un progetto in cui credono ancora fermamente. E l’unica maniera per alimentarlo, in questo momento, è continuare a immettere soldi in cassa, mentre l’obiettivo a lunga scadenza resta l’auto-finanziamento. A capo di tutto è destinato a restare James Pallotta che ha ereditato il comando dalle operazioni da Thomas DiBenedetto e non intende diminuire il suo impegno. A breve il presidente si riaffaccerà a Trigoria: l’occasione giusta potrebbe essere il derby del 7 aprile. Il socio arabo lo affiancherà, con un ruolo operativo ancora da definire. Di sicuro la sua presenza nel club aiuterà la Roma ad aprire nuovi orizzonti commerciali nel ricco mondo dell’Oriente, lì dove la squadra andrà in tournée la prossima estate, mentre resta da confermare il viaggio in Indonesia programmato dopo la fine del campionato. La società, intanto, sta per legarsi a un nuovo sponsor tecnico – volata finale tra Nike e Adidas – ed è ancora alla ricerca di un main sponsor. Diverse le trattative in piedi con marchi internazionali, ma molto dipenderà dall’eventuale partecipazione alle coppe europee. Prosegue sotto traccia anche il lavoro sullo stadio. Firmato l’accordo per i terreni di Tor di Valle, entro luglio la Roma e Parnasi contano di presentare il progetto alle istituzioni, quando in Campidoglio potrebbe esserci un nuovo sindaco. E la politica reciterà inevitabilmente un ruolo chiave per l’accelerazione dell’iter. L’obiettivo resta inaugurare l’impianto per la stagione 2016-17. Un sogno, forse, mentre la Roma «araboamericana» presto sarà realtà. A. AUSTINI da Il Corriere dello Sport – laroma24.it Mister X è un imprenditore giordano, ha un patrimonio personale stimato superiore ai due miliardi di dollari (ma quanti sono?), ha già investito parecchio cash in Italia. Ma, quello che più conta alle nostre latitudini, vuole entrare nella Roma, roba che non ci pare di secondo piano. E pare, sembra, si dice, si sussurra, si mormora che sia davvero a un passo dal riuscirci. Dunque, le cose stanno così: da qualche tempo mister X, uno che ci hanno descritto che se sul suo conto corrente ci sono cento milioni in più o in meno nemmeno se ne accorge, è in contatto con James Pallotta and Partners, obiettivo acquistare una quota della società giallorossa. Tra le parti ci sono stati già diversi incontri, per lo più andati in scena proprio nella Capitale, a cui avrebbero partecipato anche alcuni attuali dirigenti del club. Incontri che ci sono stati descritti come molto positivi. Nel senso che le parti si sono piaciute, numeri compresi, e sempre pare, sembra, si dice, si sussurra, si mormora, che ormai siano arrivati a un passo dalle firme. E nel momento in cui ci fossero, vorrebbe dire che mister X acquisirebbe non una parte del quaranta per cento ancora di proprietà di Unicredit (che dobbiamo immaginare sappia di questa trattativa), ma una quota degli americani. Da quello che ci risulta, infatti, mister X entrerebbe con un investimento “molto importante” nel club, cioè nell’As Roma svp llc, la società che la cordata americana mise in piedi nel momento in cui prese l’eredità (si fa per dire) dei Sensi. La prima, deduttiva, conseguenza di tutto questo vorrebbe dire che la seconda tranche di aumento di capitale prevista da 30 milioni di euro (il primo da 50 è stato già onorato, anche se qualcuno ha fatto finta di non accorgersene) sarebbe assai più consistente. Con tutte le conseguenze che potete immaginare, a cominciare dal prossimo mercato estivo. Questo è, pure se non vi pare. Se tutto, come sembra, andrà a dama, pure mister X da queste parti si trasformerà in uno straccione? P. TORRI |
