Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutovenerdì, 1 Febbraio alle ore 02:42
Dopo il massacro di Port Said durante la gara Masri-Al Ahly, riparte il campionato egiziano, ma a porte chiuse: la morte del calcio.
Ah, per inciso, parlare di “73 tifosi dell’Ahly morti per un attacco dei tifosi rivali” non è propriamente esatto, visto che fior fior di inchieste e processi ancora in corso inquadrerebbero l’episodio come una rappresaglia delle forze armate e delle milizie fedeli all’ex dittatore Hosni Mubarak (lo zio della famosa meretrice…) per il ruolo primario ed attivo che gli ultras ahlawiti hanno avuto nelle rivolte di Piazza Tahrir.
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Riprendera’ questo sabato il campionato di calcio egiziano sospeso da un anno, dopo il massacro allo stadio di Port Said quando 73 tifosi della squadra dell’Ahly del Cairo persero la vita in un attacco della tifoseria delle squadra rivale del Masri. Lo rende noto la federazione calcio egiziana spiegando che le partite si svolgeranno a porte chiuse negli stadi delle forze armate. La ripresa del campionato e’ stata rinviata a piu’ volte per la difficile situazione di sicurezza nel paese.