CASO MONTERVINO. Incombe il Daspo…che ha già colpito Ginestra
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomercoledì, 23 Gennaio alle ore 02:48
Quell’obbrobrio giuridico che è il daspo, fonda i suoi motivi sulla volontà di impedire, al soggetto che ne è colpito e in attesa che lo stesso venga giudicato da un Tribunale, che il “reato” venga reiterato.
Il problema adesso è un altro: quale logica ha comminarlo ad un calciatore per ciò che ha commesso su un campo di calcio, se poi di fatto non cambia nulla e lo stesso può nuovamente scendere in campo e potenzialmente ripetere lo stesso gesto? Non per invocare inasprimento di pene nei confronti del Montervino di turno, anzi, ma solo per dire che queste “sciacquate di faccia” per ostentare rigore e pulizia morale sono veramente ridicole. Lasciate che della giustizia sportiva se ne occupi appunto la giustizia sportiva, magari lasciate anche che a decidere della privazione delle libertà personali dei tifosi sia un giudice e non questi sceriffi sempre più in preda a deliri di onnipotenza, pronti a regalare diffide a destra e a manca come caramelle. Che poi in certi casi sono delle palesi idiozie, come per quel che riguarda i calciatori, e ancora più idiota è mostrare il pugno di ferro in guanto di velluto o, idiozia delle idiozie, accanirsi con atleti di categorie inferiori e poi lasciare impuniti atteggiamenti altrettanto sanzionabili nella massima categoria.
Ma veramente nelle nostre città i questori non hanno nulla di più serio di cui occuparsi?
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Francesco Montervino rischia il Daspo, dopo la maxi-squalifica del giudice sportivo, per l’inopportuna esultanza di Aversa e non sarebbe il primo caso di “calciatore diffidato” nella Salernitana capolista del girone B di Seconda divisione. E la “diffida”, stavolta, non è intesa in termini sportivi come «rischio squalifica al prossimo cartellino giallo», bensì come divieto di accesso a manifestazioni sportive, Daspo appunto. Il provvedimento, infatti, come rivelato dall’avvocato del club granata Gianmichele Gentile, scattò già per Ciro Ginestra, resosi protagonista di una furiosa reazione nei confronti di un avversario al fischio finale della gara di Lamezia.
La testata a Giuffrida costò all’attaccante ex Sorrento tre turni di stop in campionato ma soprattutto il Daspo (di un anno) adottato dalle forze dell’ordine per il comportamento violento del calciatore.
Come noto – non è il primo caso di “diffide” ad attori del calcio giocato – l’atleta colpito dal provvedimento restrittivo può comunque scendere in campo nell’esercizio della propria professione, mentre ha divieto di accedere negli stadi in cui non figura a referto. Per questo Ginestra sta regolarmente giocando, in attesa di ricevere buone nuove dalla Prefettura di Catanzaro, cui la Salernitana si è appellata per chiedere la revoca del Daspo. Sperando di non dover avviare una nuova identica procedura per il caso Montervino.
[Fonte: Resport]