Categorie Il Redazionale Scritto da ROMATTO domenica, 13 Gennaio alle ore 10:17
Sembrerà strano ma mai come in questo contesto storico, la figura del cittadino e del tifoso di calcio, nella fattispecie della Roma, si sovrappongono e le loro aspettative vengono eluse con le stesse perfide metodologie. Le false promesse, lo spread pallonaro applicato dalla neo proprietà e dirigenza della AS ROMA. Questo 2013 aperto con un minimo di fiducia ritrovata, si e’ attorcigliato sulle due catastrofiche ma eloquenti sconfitte di Napoli e Catania. Troppe chiacchiere e promesse semplicistiche, troppe giustificazioni al limite ed oltre l’assurdo, troppo poco lavoro, troppa filosofia e poca concretezza. All’alba della neo proprietà ci si rese edotti che il progetto asturiano sarebbe durato minimo 3 anni, e duro’ 10 mesi di lacrime e prese per il culo in ogni dove. Il successivo rivoluzionario e populista capitolo, porto’ alla scelta del maestro Zeman, persona dalle immense qualità umane, ma dalle tante Colpa della società, colpa degli allenatori ( entrambi ) colpa dei giocatori, ma stiamo messi cosi’, e francamente abbiamo finito la pazienza. Essere innamorati della Roma, come siamo noi, non può chiuderci gli occhi e tapparci la bocca. Sappiamo che anche questo sara’ un anno di transizione, siamo rassegnati, ma per condurci dove ? NON LO CREDIAMO, QUESTO DICE IL CAMPO E DICONO I RISULTATI. L’ANNO PASSATO NON AVREMMO DOVUTO NEANCHE GUARDARLA LA CLASSIFICA, I RISULTATI… IN ATTESA DEL MONDO MIGLIORE, CHE NON E’ VENUTO, CHE NON VERRA’. Ragionamento applicabile in toto alla nostra delicata situazione di cittadini, lavoratori ed ora anche elettori. Sperate in un mondo migliore? Affidandolo a chi ? Se vogliamo qualcosa, andiamocelo a prendere, sporchiamoci mani e piedi, insegnamolo ai nostri figli. Mai più delegare gente che potrebbe al massimo governare un porcile, nel cui sterco ci hanno condotto ed abbandonato. Per questo, ora come non mai, serve l’impegno di tutti e ciascuno, affinché ci sia restituita la nostra Roma, ci siamo restituiti i nostri diritti di cittadini, di romani, di malati, di lavoratori, di studenti, di uomini donne, omosessuali, di padri, di madri e di figli. Spetta a noi alzare la voce, in ogni campo. E’ gia’ troppo tardi, sprecare un altro minuto sarebbe un crimine commesso nei confronti dei nostri diritti. Associazione CoredeRoma. |
