Categorie Virgolettato Scritto da Lucky Luke giovedì, 3 Gennaio alle ore 05:47
da laroma24.it Volo di ritorno. E’ notte inoltrata. La comitiva giallorossa è di rientro a Roma dopo il Winter Training di Orlando. Una cinque giorni in cui la squadra ha lavorato nei limiti del possibile per preparare il big match di domenica sera a Napoli. Con l’incognita jet-lag. C’è chi già dorme, chi legge un libro e chi vede un film. Nico Burdisso mette a nanna i suoi due splendidi figli, si sgranchisce le gambe e ci concede questa piacevole chiacchierata.
E’ stato un 2012 complicato e difficile sia per te personalmente che per la Roma: secondo te in questo bagaglio d’esperienza, carico anche di fatiche e delusioni, ci può essere del positivo? Per quanto riguarda il gruppo veniamo da una stagione che in termini di risultati è stata negativa. Luis Enrique può essere considerata una scommessa, ma tutti abbiamo imparato tanto. Io sono convinto che molti giocatori sono migliorati con lui: Lamela non sarebbe stato il Lamela di adesso senza Luis, idem per Pjanic e lo stesso per Osvaldo. E anche noi più adulti abbiamo appreso tanto: lui ti faceva credere in un ideale in maniera totale e questo ricerca è stata importantissima per crescere. Poi c’è stato questo cambiamento con Zeman che è arrivato con un’ondata positiva e di ottimismo, che aiuta sempre. Con lui le cose sono cambiate molto, a partire dal modo di stare in campo che è più semplificato. Si ricerca costantemente il modo di fare male all’avversario in una maniera più istintiva rispetto al passato. I singoli sono migliorati e come squadra piano piano stiamo migliorando, ma ora nel 2013 dobbiamo raggiungere la continuità. E’ quella la cosa fondamentale. E’ più forte il sentimento di delusione quando un tecnico ti manda in panchina o quello di soddisfazione quando lo stesso tecnico dice pubblicamente ‘vorrei avere 20 Burdisso’? Anche perché adesso, se la Roma non schiera Burdisso, vuol dire che qualcosa lì dietro in sede di campagna acquisti è stata azzeccata… L’impatto folgorante di Marquinhos ha fatto sì che di Castan si parli molto poco. Ma che giocatore è per te? Si parla spesso di difensori in difficoltà con la filosofia tattica di Zeman. Tra i vari luoghi comuni si dice ad esempio che per un difensore, che per tutta la carriera è stato abituato scappare all’indietro ‘a palla scoperta’, risulta complicato e contro natura fare il movimento opposto e correre in avanti. Qual è il tuo parere? E’ arrivato l’annuncio sullo stadio di proprietà: verrà costruito a Tor di Valle. Anche per te è un valore aggiunto in termini di punti a fine anno? La Roma lo scorso anno, appena hai subìto l’infortunio, ti aveva proposto un rinnovo di contratto. Tu hai ringraziato, ma hai fatto sapere che non era il momento. Se ora la società te lo proponesse di nuovo cosa faresti? MDR |
