martedì, Maggio 13, 2025 Anno XXI


da Roma Channel – romanews.eu

L’amministratore delegato uscente dell’As Roma, Mark Pannes, rilascia un’intervista ai microfoni di Roma Channel. Ecco le sue dichiarazioni integrali:

Mark PannesPerché lasci la Roma?
E’ sempre stato nei piani che il mio incarico di CEO fosse ad interim. Quando siamo subentrati c’era instabilità e avevamo concordato che la mia presenza servisse a stabilizzare la situazione. L’obiettivo era completare una squadra manageriale e avviare iniziative. Sono stato orgoglioso di vedere lo staff manageriale che abbiamo allestito. Penso a belle persone, a tutto lo staff che mi ha reso orgoglioso: a Sabatini, a Baldini, a Fenucci, a Catia Augelli, Winterling e il leggendario Baldissoni. E adesso penso a Italo Zanzi. Era arrivato per me il momento di andare, avendo raggiunto i miei obiettivi.

Chi è Italo Zanzi?
Riteniamo che Italo sia la persona ideale per questo incarico, che abbia il profio giusto per essere il nuovo CEO. E’ una persona dinamica ha tutte le capacità per fare il meglio. Il suo curriculum parla per lui: laurea in giurisprudenza, master in economia… Tutto questo giocando per la Nazionale di pallamano. E’ stato in Major League, si è occupato di aspetti commerciali. Ha grande esperienza nello sport internazionale, parla tre lingue e sta imparando l’italiano. Ha grande temperamento e un ottimo carattere: è un grande uomo, un grande progesionista. E chi lo conosce lo conferma.

Cosa altro rimane da fare ora?
Moltissimo per costruire qualcosa di importante. Serve molto lavoro, un’organizzazione che sia all’altezza, costruita un passo alla volta. La prima cosa è stata avvicinare i tifosi al club. Io stesso mi sento un tifoso: non sto andando via, semplicemente non sono più in campo. I tifosi sono troppo importanti, amano il club. Avevamo bisogno di iniziative per avvicinarli: come il tickegting o gli allenamenti aperti. Abbiamo liste di attesa per abbonarsi in curva, che è esaurita e anche io sto aspettando! Abbiamo fatto il possibile per coinvolgerli al massimo e gli accordi con partner importantissimi come Disney sono stati importantissimi per noi. Gli accordi comerciali con Volkswagen sono altrettanto importanti, ci siamo mossi su più versanti: tifosi, iniziative commerciali e stadio. Un’altra questione importante. Molto è stato fatto, molto resta da fare,ma siamo vicini a potere dare un annuncio: la questione stadio per noi è di vitale importanza è il punto di svolta. E’ stato chiesto al presidente quando la Roma avrebbe raggiunto standard internazionali, secondo noi questo succederà quando avremo lo stadio di proprietà per i guadagni e gli introiti, oltre al vantaggio di giocare in un’atmosfera unica. Abbiamo una squada giocane e talentuosa, abbiamo rceato una base efficiente, ora dobbiamo portare avanti questo business. Però qui si tratta di conferire responsabilità allo staff e permettergli di esprimere le proprie qualità: la piattaforma c’è, ora tocca allo staff manageriale portare avanti il tutto: c’è grande talento e grande competenza.

Quali altri sviluppi avrà il brand AS Roma?
La grande notizia è quella che riguarda gli appassionati del calcio, ora dobbiamo catturare anche la loro attenzione e per farlo dobbiamo essere competitivi e vincere. Loro devono avere accesso diretto al club, quando riuscimremo a fare questo avremo fatto passi da gigante e avremo costruito qualcosa. In 10 anni possiamo costruire uno dei club più importanti al mondo.

Cosa la ha reso particolarmente orgoglioso?
Di vedere l’intero staff manageriale in conferenza stampa. E anche la Hall of Fame e la sua organizzazione. Inoltre entrare allo Stadio Olimpico mi ha sempre regalato sensazioni uniche.

Che messagio lascia ai tifosi della Roma?
Abbiamo tanto lavoro da fare e abbiamo messo in campo talento, esperienza, conoscenze tecniche… Per costruirequalcosa di importante ci serve il vostro sostegno.

Il suo cuore è giallorosso?
Certo, all’inizio non lo avevo realizzato, ma ora sì. Ed è una sensazione speciale.