martedì, Luglio 15, 2025 Anno XXI


Ufficialmente lo stadio di proprietà dovrebbe portarci alla pari degli altri paesi europei. In pratica, in Italia, diventa la solita commediola da quattro soldi che ci copre di ridicolo. Is Arenas non è che un caso emblematico di ciò che probabilmente succederà anche altrove.

La quasi totale agibilità in occasione della sfida contro il Catania, poi la grande inaugurazione contro il Napoli e le partite contro Pescara e Chievo Verona. Lo stadio di Is Arenas sembra, apparentemente, entrato nella sua regolare esistenza, fatta solo di calcio giocato e cronache sportive. Una visione che potrebbe essere quella digerita da chi non vive da vicino la realtà cagliaritana, alle prese invece con i numerosi problemi che sin dalla nascita hanno coinvolto l’impianto quartese.

Non solo l’inchiesta della Procura di Cagliari sui fondi pubblici distratti per svolgere i lavori nell’area adiacente al campo sportivo, adesso è Massimo Cellino a denunciare le inadempienze del Comune. “I lavori nella main stand li ho dovuti interrompere, gli allacci fognari non esistono – afferma il presidente rossoblù, come si legge sull’Unione Sarda – la cabina elettrica non ci viene trasferita, le aree per fare i parcheggi neppure, non ci danno l’autorizzazione per la torre faro. Da quando è stata aperta l’inchiesta al Comune nessuno fa più nulla, sono bloccati in attesa degli sviluppi, sembra che abbiano paura di muoversi”.

Il tutto mentre si attende con trepidazione al rinvincita casalinga contro la Juventus, il prossimo 21 dicembre. “Ma così non si può continuare: sta andando in malora una struttura costosissima. Il sindaco dica se hanno intenzione di andare avanti e rispettare i termini del contratto. Oppure, se non sanno come comportarsi, andiamo tutti insieme in Procura a chiedere cosa dobbiamo fare con lo stadio”.

[Fonte: tuttocagliari.net]

Per Corederoma
Paolo Nasuto