Scontri ripresi dalla Digos: gli ultrà rischiano la denuncia
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutolunedì, 3 Dicembre alle ore 01:49
DOPO BRESCIA-VERONA. Visionate ieri in questura le immagini. Già individuata una ventina di tifosi violenti. Il questore Lucio Carluccio: «Nessun atto di violenza resterà impunito. Presto i risultati» Possibile uno stop fino a 5 anni
Brescia. L’occhio del «grande fratello» è entrato in gioco nel terzo tempo, a partita finita, quando ormai i tifosi del Brescia avevano concluso i festeggiamenti per aver battuto nel derby del Garda i veronesi, e i circa 1.500 supporter scaligeri erano tornati mestamente a casa. Battuti due a zero al Rigamonti. Sia sul campo, sia sugli spalti per quanto riguarda tifo, slogan e coreografia. Stupenda la nuova Curva Nord. AL LAVORO ANCHE nella giornata di ieri gli investigatori della Digos della questura guidati dal responsabile dell’Ufficio Giovanni De Stavola per individuare i tifosi del Brescia che, un’ora prima del fischio d’inizio, hanno cercato lo scontro fisico con i veronesi appena giunti allo stadio con i bus navetta partiti sotto scorta dal piazzale dell’Ortomercato. Si analizza fotogramma per fotogramma quanto accaduto, vale a dire lo sfondamento della divisoria da parte di un centinaio di tifosi bresciani fronteggiato dalle forze dell’ordine con cariche e lancio di lacrimogeni. La situazione è rimasta nei limiti per quanto riguarda l’ordine pubblico anche a fine partita, con regolare deflusso dei tifosi bresciani e veronesi anche per la presenza di 120 agenti tra polizia, carabinieri, vigili urbani e finanza. Ieri il questore Lucio Carluccio, oltre a complimentarsi con gli uomini della Volante per il tempestivo intervento in ausilio del personale della Polizia locale e per la conseguente attività d’indagine che darà presto concreti risultati, ha voluto precisare «che nessun atto di violenza o vandalismo rimarrà impunito». IL QUESTORE ha concluso: «Anche per quanto concerne i disordini prepartita l’attività della Digos darà presto i suoi risultati». Entro oggi pomeriggio potrebbero scattare gli arresti in differita. Probabili diverse denunce nei confronti dei tifosi bresciani che hanno partecipato all’assalto degli ultrà veronesi. Rischiano sino a cinque anni di Daspo, vale a dire la proibizione di presenziare a qualsiasi avvenimento sportivo. Gli investigatori della Digos dispongono di diversi filmati e fotografie. Ieri mattina negli uffici del quarto piano della questura erano comparati l’uno con l’altro quelli pre-scontri, con le immagini degli incidenti scoppiati allo stadio verso le 14, all’arrivo dei primi bus con a bordo i tifosi veronesi, per individuare i responsabili. Sono una ventina le persone che ieri sera erano state identificate dalla polizia e che rischiano la denuncia. Oggi se ne saprà di più, fanno sapere in questura. La Digos grazie a un filmato sta verificando se lo scoppio che alle 14 ha dinsintegrato parte della barriera posta tra le due tifoserie sia stato provocato da una rudimentale bomba carta o più probabilmente da un potente petardo. Da individuare chi lo ha lanciato. NONOSTANTE gli scontri, non si contano feriti, ma solo contusi sia tra i tifosi, sia tra le forze dell’ordine. Le «cariche di alleggerimento» di polizia e carabinieri hanno indotto i tifosi più esagitati a ripiegare. Alla fine la logica ha prevalso, e i bresciani hanno poi vinto sul campo per 2 a 0 e nettamente sugli spalti per il grande tifo.