lunedì, Aprile 29, 2024 Anno XXI


da ilromanista.it

A.S. RomaAlla fine ha vinto Luciano Spalletti. La Roma non è più in ritiro. La squadra ha chiesto alla società di interrompere la «punizione», scattata subito dopo la sconfitta con l’Udinese di una settimana fa, ed ha ottenuto una risposta affermativa a due giorni dalla sfida di Champions col Chelsea. Non è stata però una mattinata facile a Trigoria, dopo la sconfitta (la quinta consecutiva) contro la Juventus. Una ventina di tifosi, che tra l’altro all’ingresso del centro sportivo ha affisso un cartello «Vendesi AS Roma, rivolgersi Rosella Sensi. In omaggio Spalletti», ha contestato la squadra e avuto confronti sia con l’allenatore che con i giocatori. Il tecnico giallorosso ha risposto così alle critiche di uno di loro arrampicato sul muro di cinta: «Dispiacerà più a noi che andiamo in campo. È inutile che ce lo vieni a ricordare». Poi, sotto l’attento sguardo di alcuni poliziotti (mentre un elicottero della Polizia sorvolava Trigoria), alcuni giocatori si sono fermati a parlare con i contestatori: «Siamo una squadra che in dieci giorni può uscire dalla crisi- gli ha detto Panucci– Dovete stare tranquilli, risolveremo tutto. A me non piace cercare scuse, voi lo sapete». Perrotta e Tonetto, invece, si sono beccati qualche minaccia: «Le minacce non servono a niente – ha risposto Perrotta – Dispiace più a noi. Siamo amareggiati per questa situazione, non ce la riusciamo a spiegare». Anche il direttore organizzativo Tonino Tempestilli si è fermato a parlare: «Si può anche sbagliare nella vita, adesso bisogna guardare avanti. Voi stessi non dovete farvi coglionare perchè i primi che ne risentono siete voi, che ci mettete passione. La squadra uscirà dalla crisi. Serve calma e pazienza. Certe situazioni potrebbero creare il panico invece di fare del bene». Quindi è stato il turno di Spalletti che, insieme al team manager Scaglia, ha avuto un colloquio dentro Trigoria con una rappresentanza dei tifosi.