Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomartedì, 20 Novembre alle ore 01:51
Riceviamo e pubblichiamo questo scritto di un nostro lettore cosentino in difesa del proprio attaccante Arcidiacono, salito alla ribalta delle cronache per aver mostrato una maglia con un messaggio pro-Speziale, messaggio ovviamente che s’è guadagnato moralismo a zaffate da tutti i benpensanti nostrani.
Per il ruolo di tifoso cosentino mi sento in dovere di spiegare la vicinanza al nostro calciatore Pietro “Biccio” Arcidiacono.
Non è una vicinanza e una difesa “a priori” o d’ufficio come molti possano pensare perchè quando ci dovevamo schierare contro un giocatore/allenatore/dirigente/presidente non abbiamo mai esitato dal farlo, la nostra storia testimonia quello che sto affermando. Quando pensa alla “Curva Sud”, che si schiera a favore di Biccio, mi vengono in mente le cose che mi hanno insegnato ovvero la mentalità che va al di là di qualsiasi risultato o categoria, quello che ci ha contraddistinto per decenni ovvero il rispetto e il valore umano, l’antirazzismo e la solidarietà negli impegni sociali e poi, ultimo ma non ultimo, la difesa dei nostri ideali di libertà e l’amore verso i nostri colori.
Arriviamo al gesto di Arcidiacono: la maglia esposta al gol con la scritta: “SPEZIALE INNOCENTE” non ha niente di eclatante e vergognoso, non è un’offesa o un attacco alle forze dell’ordine né alla famiglia Raciti né tanto meno un attacco alla Lega Calcio. E’ solamente un gesto di solidarietà verso un amico che è stato condannato da una sentenza che ha molti lati bui che non si sono voluti risolvere. Noi cosentini dobbiamo pensare alla vergogna che abbiamo addosso da 23 Anni (18 Novembre 1989 – 18 Novembre 2012) del caso Bergamini non ancora risolto e riaperto da un anno: questo deve farci riflettere e non poco e chiedere scusa alla famiglia Bergamini e a quei pochi che hanno creduto alla verità e alla giustizia. Così come si deve chiedere perdono a queste “nostre” figure, dobbiamo credere alle tante famiglie in Italia che ancora chiedono una giustizia VERA e non ad una FARSA per insabbiare i casi più pericolosi e difficili.
E’ illegale contestare una sentenza? E’ illegale fare un gesto di solidarietà del genere sostenendo l’innocenza di una amico d’infanzia? Arcidiacono ha solo esposto in modo civile una sua idea e la libertà di espressione non è ANCORA un reato. ma se tutto ciò suona come “normale” in una paese libero, in Italia chi sostiene la verità e la giustizia viene messo a tacere. In tutto questo c’è il Cosenza Calcio che non sapendo cosa fare, invece di difendere il proprio giocatore ha deciso di sospenderlo. HA FATTO MALISSIMO.
Siamo noi stessi senza compromessi!
Proprio per queste ragioni noi ci schieriamo dalla parte di Biccio Arcidiacono e di Speziale senza se, senza ma.