Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutogiovedì, 15 Novembre alle ore 02:54
Le condanne degli ultrà Antonino Speziale e Daniele Micaele per l’omicidio dell’ispettore capo della polizia, Filippo Raciti, devono essere confermate. E’ questa la richiesta del sostituto procuratore generale della Cassazione Giuseppe Volpe oggi nell’udienza alla Quinta sezione penale.
Speziale e Micaele sono stati condannati eispettivamente ad 8 ed 11 anni dalla Corte d’Appello di Catania Sezione minori.
Il pg Volpe si e’ pronunciato per entrambi i ricorsi di Speziale e Micaele per l’inammissibilita’, e manifesta infondatezza delle motivazioni di ricorso perche’ incentrati, ha detto in udienza il pg, su una ricostruzione alternativa dei fatti. Alla base della richiesta del pg anche la precisione della superperizia collegiale disposta durante i procedimenti di primo e secondo grado ritenuta piu’ che attendibile nella ricostruzione dei movimenti dell’ispettore Raciti durante la partita.
Speziale era stato condannato in appello il 21 dicembre 2011 per l’omicidio dell’ispettore Racitimorto a seguito delle ferite riportate nel corso degli scontri durante la partita di calcio Catania-Palermo del 2 febbraio 2007 allo stadio ‘Angelo Massimino’ di Catania. Il processo venne celebrato davanti alla Sezione per i minorenni perche’ all’epoca dei fatti Speziale, che oggi ha 23 anni, non aveva ancora raggiunto la maggiore eta’.
In un altro procedimento sempre per omicidio preterintenzionale era stato processato, invece, l’altro ultra’ etneo, Daniele Micaele, che venne condannato ad 11 anni dalla Corte d’Assise d’Appello di Catania il 21 ottobre 2011 a 10 anni per l’omicidio preterintenzionale piu’ un anno per resistenza a pubblico ufficiale. La Quinta sezione penale, presieduta da Gaetanino Zecca, si pronuncera’ in serata su entrambi i due ricorsi.