domenica, Maggio 19, 2024 Anno XXI


L’accusa è nientepopodimeno che essere passati da un settore all’altro, eppure i rischi penali per i ragazzi di Genoa-Siena sono altissimi: questa è la “follia” non quella di cui straparlano e strepitano i giornalai nostrani. Sacrosanta la scelta di stare uniti: “se i ragazzi resteranno uniti non saranno mai sconfitti”.

Genova. Un’assemblea aperta al porto di Genova per concertare una linea difensiva collettiva: è quanto organizzato sia dai difensori dei 38 ultrà genoani già colpiti da decreto di condanna, sia da quelli di tutti gli altri tifosi che hanno ricevuto il daspo o sono stati denunciati per i fatti accaduti durante la partita Genoa-Siena del 22 aprile scorso allo stadio Ferraris di Genova.

Tutti costoro, oltre un centinaio di persone, si troveranno il prossimo 6 novembre alle 21 presso la Sala Chiamata del porto di Genova su iniziativa degli avvocati Stefano Sambugaro, Davide Paltrinieri e Laura Tartarini.

Ieri il Gip, Nicoletta Bolelli, su richiesta del pm Biagio Mazzeo, ha emesso i primi decreti penali di condanna per 38
persone dal gip Nicoletta Bolelli su richiesta del pm Biagio Mazzeo. Sono state condannate a pagare un’ammenda di 1.650 euro.

Il 22 aprile, con il Genoa in svantaggio per 4-0 contro il Siena, un gruppo di ultrà invase il settore “distinti” dopo avere sfondato i cancelli sorvegliati dagli stewards arrivando fino al tunnel che porta agli spogliatoi. Alcuni ultrà
costrinsero i giocatori a togliersi le maglie.

[Fonte: Genova24]

Per Corederoma
Paolo Nasuto