sabato, Luglio 12, 2025 Anno XXI


Il proprietario dei nuovi Rangers, Charles Green, ha rilasciato ai media parole “battagliere” e rassicuranti per tutti i “Bears” sparsi nel mondo.

I Glaswegians hanno proprio ieri annunciato il progetto di quotarsi in borsa quanto prima, come ulteriore segnale che le finanze del club sono solide come non mai.

Green, che ha acquistato i Rangers pagando i 5.5 milioni di sterline come da valutazione post-fallimento a giugno, ha anche confermato che la società “Ticketus”, nonostante abbia firmato il contratto per l’appalto della vendita dei biglietti con la “oldco”, sarà confermato come rivenditore ufficiale anche per i prossimi anni. E proprio parlando di biglietti, il patròn dei Gers ha detto che “quest’anno gli abbonamenti per la prossima stagione andranno in vendita in maggio, così potrò contare su soldi disponibili ancora nell’anno finanziario in corso”.

E’ andato anche oltre, Green, specificando che l’uso “di ‘IO’ anzichè ‘il Club’ sta a significare che IO sono il Club, che io sono il proprietario, che io prendo le decisioni, e che non permetterò mai più a nessun altro di infangare il nome dei Rangers. Me ne andrò da qui solo quando ad Ibrox verrà suonata di nuovo la musica della Champions League. Oppure, siccome ho già cambiato idea una volta, quando i Gers vinceranno la Champions League”. Inoltre, ha definito come “speculazioni” le voci che circolavano circa la messa in vendita dello stadio di Ibrox e del campo di allenamento, “Murray Park”.

In un’intervista rilasciata a “TalkSport”, Green ha invece puntato il dito contro il calcio scozzese, definendolo “un disastro” e accusando i vertici della SFA di “essere ancora in alto mare circa il progetto di ridare visibilità al campionato”.

“Con questa situazione economica, in cui versa il calcio in Scozia, vedo praticamente impossibile un nostro ritorno in SPL. Non ritengo seri i loro programmi di ristrutturazione della Lega. Ci hanno letteralmente cacciati pochi mesi fa, e adesso pretendono che ci sediamo con loro attorno ad un tavolo dicendo ‘Ok, tutto a posto, tutto dimenticato’. Io non perdono e non dimentico. Abbiamo chiesto ai nostri tifosi cosa preferivano per il loro Club, loro hanno scelto la Third Division, e noi investitori li abbiamo ascoltati, e siamo contenti di averlo fatto. E torneremo da loro, dai tifosi, per chiedere la loro opinione se ci venisse chiesto di accettare il ritorno in SPL. Dovessero decidere in maniera positiva, accetterei il verdetto, ma mi dimetterei immediatamente dal mio ruolo nel Club”.

Infine, un occhio anche al contesto calcistico internazionale: “Il futuro del calcio, a mio parere e visto anche quanto sta accadendo in Inghilterra e nel resto d’Europa, è un’unica competizione europea in cui si affrontano i migliori clubs, perchè alla fine è quello che vuole la gente. Questo sarà il futuro, ne sono certo”.

Matteo Mangiarotti
Sportpeople

Per Corederoma
Paolo Nasuto