martedì, Luglio 01, 2025 Anno XXI


Il Consiglio di Spalato sotto assedio fa dietrofront e concede 4 milioni di euro al club calcistico

SPALATO. Gli ultrà, inferociti, tengono “sotto assedio” il Palazzo comunale. E vincono la partita: i consiglieri cittadini fanno dietrofront. Salvando in extremis dal fallimento uno dei simboli di Spalato e della Dalmazia, l’Hajduk calcio, società nata nel lontanissimo 1911 e capace di vincere campionati nel Regno di Jugoslavia, nella Federativa di Tito e anche nella Croazia indipendente.

Il via libera al salvataggio arriva nella giornata di ieri quando il Consiglio cittadino di Spalato ha accordato la concessione delle garanzie municipali per il credito di 30 milioni di kune, circa 4 milioni di euro.

Tale somma permetterà all’Hajduk di far fronte ai debiti urgenti (che vanno dagli stipendi dei giocatori e dello staff tecnico a quelli dei dipendenti del club e all’Uefa), considerato che il buco finanziario in cui è precipitato il glorioso sodalizio denota esposizioni per ben 90 milioni di kune, addirittura 12 milioni di euro.

Ma più che il mutuo infine concesso, a salvare almeno provvisoriamente l’Hajduk sono stati i suoi tifosi ultrà, quelli appartenenti alla Torcida, nata nel 1950 e da allora fedelissima associazione di innamorati di una squadra che, senza esagerare, ha proseliti in tutto il mondo.

Venerdì scorso il parlamentino comunale aveva infatti respinto la richiesta di fare da garante per il “prestito salvagente”: il centrosinistra si era opposto mentre il centrodestra si era dichiarato favorevole. Astenuti i consiglieri appartenenti allo schieramento del sindaco Zeljko Kerum.

Apriti cielo. Dopo la bocciatura, gruppi di tifosi inferociti si erano dati appuntamento di fronte alla Banovina, il palazzo comunale, minacciando chissà quali azioni per la salvezza dell’amatissimo Hajduk calcio. In fretta e furia si è organizzata una sessione bis del Consiglio, tenutasi ieri mattina ma con l’assenza del centrosinistra, cioé dei socialdemocratici e popolari.

I 16 consiglieri presenti hanno votato a favore delle garanzie comunali, il tutto mentre la Banovina era tenuta “sotto assedio” da 2 mila ultrà della Torcida, i quali avevano fatto sapere tramite il loro portavoce che non se ne sarebbero andati finché non fosse stato firmato il documento. Uno scenario e un epilogo differenti rispetto a quanto verificatosi a Trieste con l’Unione, con i sostenitori spalatini che non hanno voluto permettere la morte del loro amato club.

Assente nella sessione anche il consigliere Luka Podrug dell’estrema destra che si è detto scandalizzato – come il centrosinistra – per la concessione di denaro pubblico mentre «a Spalato ci sono migliaia di disoccupati e molti patiscono la fame». Nella città di Diocleziano sono fallite negli ultimi vent’anni le maggiori aziende, Jugoplastika e Ferriera in testa, mentre al calcio è stata incredibilmente fornita un’opportunità di salvezza.

[Fonte: Il Piccolo]

Per Corederoma
Paolo Nasuto