Il tifo si ribella al ‘caro biglietti’: la Lega fissi l’ingresso a 5 €
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomercoledì, 17 Ottobre alle ore 02:20
tifo si ribella al ‘caro biglietto’. Le tifoserie di Porto Potenza Picena (Gruppo Ceres), Sant’Angelo in Vado (Ultras Vadese), Passatempo di Osimo (Dodicesimo) e Castelfidardo (badboys) hanno inviato un documento al presidente del Comitato Regionale Marche Paolo Cellini e a tutti i presidenti delle società di Promozione girone A e B dove esprimono le preoccupazioni su una questione divenuta oramai di primaria importanza: il costo del biglietto d’ingresso troppo esoso.
“Ogni domenica – si legge nel comunicato – ci troviamo davanti al botteghino per contrarre il prezzo, sembra di elemosinare qualche euro, ma la realtà è che oggi portare un gruppo di ragazzi in casa e in trasferta, specialmente se giovani e quindi in molti casi studenti, o ancora peggio disoccupati (purtroppo non pochi), sta diventando un problema. Chiediamo pertanto alla Lega Marche una valutazione della nostra richiesta di rendere operativa la possibilità di uniformare il costo dei biglietti d’ingresso a € 5,00.
La natura di questo documento deriva in primo luogo dalla crisi economica che sta attraversando il nostro paese: considerando gli aumenti dei costi dei carburanti e dei pedaggi autostradali, seguire la propria squadra in trasferta è diventato un onere che incide pesantemente sui nostri portafogli.
In secondo luogo, oggi per vedere una partita di Promozione o Prima categoria ci vogliono almeno 8.00 euro, in molti stadi (o meglio dire campi sportivi) il prezzo è già arrivato a 10,00 e crediamo che ben presto molte società calcistiche, non solo al livello del campionato di Promozione, adotteranno questo prezzo come standard.
Dovrebbe far riflettere anche la differenza di prezzo che possiamo ravvisare tra le nostra categoria e le categorie superiori: per esempio l’ingresso in Curva Mare dello stadio Dino Manuzzi di Cesena per Cesena-Varese (serie B) del 1 ottobre costa € 13,00 e per Fano-Alessandria (Lega Pro seconda divisione – la vecchia serie C2) del 30 settembre scorso, il costo dell’ingresso in gradinata era di € 12,00 mentre l’ingresso in curva era di € 8,00. Queste situazioni, prese tra le tante miriadi di esempi possibili, dovrebbero essere spunto di riflessione per chi, per una partita di Promozione, chiede un costo d’ingresso che varia tra gli 8,00 e i 10,00 euro. Oltretutto c’è anche un discorso morale da fare: siamo consapevoli che i costi di gestione di una società a questi livelli possano essere elevati, ma questo non significa che a pagarne principalmente le spese debbano essere chiamate tutte quelle persone che amano seguire e sostenere la propria squadra locale.
In questa maniera il calcio dilettantistico rischia la chiusura con il risultato di veder completamente svuotati i piccoli stadi, già abbandonati da chi preferisce vedere uno spettacolo in televisione piuttosto che rendersene partecipe in prima persona.
Crediamo di poter dire che il calcio dilettantistico stia seguendo troppo, anche se forse inconsapevolmente, gli esempi del calcio professionistico. Bisognerebbe prendere atto che quel mondo non può più essere definito come sportivo, bensì trattasi di una grande industria, che, anche se ormai al collasso, viene tenuta in piedi solo ed esclusivamente per i profitti che ne vengono ricavati.
Il piccolo grande mondo del calcio dilettantistico, riteniamo, non può permettersi di fare a meno dei tifosi e di tutte le persone che vi gravitano attorno. Questo mondo che non è stato ancora contaminato dal mero denaro, deve essere di slancio per le categorie maggiori e non viceversa: il tifoso allo stadio è parte del calcio.
Inoltre si parla tanto dello sport e dei giovani. Non tutti i giovani, per vari motivi, sono in grado di praticarlo, ma è nostra ferma convinzione che specialmente nel calcio, sport nazionale per eccellenza, anche far parte di un gruppo organizzato sia un momento di crescita. Far parte di un gruppo significa aggregazione e non siamo certo noi i primi a dire quanto questa parola, oggi come oggi, abbia un significato importantissimo.
È giusto precisare che il nostro intento non è solo quello di agevolare l’ingresso dei ragazzi facenti parte dei vari gruppi ultras, questo è un problema che tocca tutti, dai più giovani ai pensionati, perché tutti amiamo il mondo del calcio dilettantistico. Con l’auspicio che tale documento possa essere preso al vaglio nella prossima riunione del consiglio di Lega – conclude la nota – diciamo sin d’ora che saremo pronti ad incontrarci di nuovo ma con tutti coloro che abbracceranno la nostra iniziativa, che siano gruppi ultras locali o semplici tifosi per mantenere alta la dovuta attenzione su questo tema”.