Juve, lo stadio mezzo vuoto e lo sciopero del tifo
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomercoledì, 3 Ottobre alle ore 02:33
Il risultato di Juventus – Shakthar non è stato di quelli positivi, il pareggio in casa fa diventare a dir poco decisive le due partite con i danesi Nordsjaelland, ma più che in campo i bianconeri hanno fatto una bruttissima figura sugli spalti. Il ritorno in Champions League in casa, per di più l’esordio del nuovo Stadium nella massima competizione europea, è stato un disastro.
Innanzitutto l’affluenza: 29.368 presenti (334 ospiti), ma in realtà “soltanto” 25.559 biglietti venduti considerando che i “ricchi” ospiti dei Premium Club della tribuna Ovest sono “abbonati” anche alle gare di Champions senza ulteriori esborsi e “pesano” per 3.345 posti. Niente sold out, tribuna Ovest e soprattutto tribuna Est mezze vuote, ma comunque un incasso pari a 1.2 mln di euro. I prezzi hanno certamente pesato. Nella scorsa stagione i sold out sono stati raggiunti praticamente in tutte le partite, in quelle di Coppa Italia grazie al sapiente uso di promozioni, riduzioni e prezzi decisamente più bassi (15-20 euro per una tribuna sud o nord).
Stasera nella sezione “Family” il prezzo ridotto era a 35 euro, l’intero arrivava 70. I prezzi più popolari toccavano i 40 euro, il tutto in infrasettimanale, senza alcuna riduzione per gli abbonati al campionato, senza mini-abbonamenti. Una politica dei prezzi poco rispettosa del momento di crisi economica (profonda) che sta colpendo il paese. Mettiamoci la prossimità della gara con la Roma (con prezzi identici, ma che poteva contare sui 26 mila abbonati), la tendenza del tifoso juventino a preferire i big match (pessima attitudine) ed il gioco è fatto. Tutto sommato 10 mila spettatori meno rispetto alla capienza massima non sarebbero stati un grosso problema per il “tifo”, il disastro della serata, la vera nota dolente, è stato lo sciopero degli Ultras della Curva Sud. Sciopero totale, come contro la Roma, ma lì la voglia di insultare il nemico Zeman aveva trasformato i 90 minuti di gioco in una sequela infinita di improperi che aveva riempito il silenzio della curva.
[Fonte: sportpeople]
Ecco i motivi dello sciopero, parla l’esponente del tifo bianconero Annamaria Licata:
“Le motivazioni della protesta derivano dall’aumento dei costi dell’abbonamento e di alcuni disservizi. Le faccio un esempio: la tessera del tifoso non arriva quasi entro un mese e questo comporta alcuni disagi come la perdita della prelazione per i mini-abbonamenti e i biglietti di Champions League. Tifosi che con in mano un abbonamento, il cui costo è importante e salato a causa di queste situazioni non possono acquistare i tagliandi per la Coppa Campioni”. La protesta riguarda anche il divieto di introdurre bandieroni: “Il silenzio irreale di stasera è quello che si meritano – si legge in rete -. La società ci vuole così, addomesticati”