lunedì, Luglio 07, 2025 Anno XXI


Circa una migliaio di tifosi dell’Al-Ahly, squadra del Cairo, in Egitto, infuriati perché etichettati come teppisti da alcuni commentatori televisivi hanno preso d’assalto gli studi televisivi di una emittente nella capitale.
Gli ‘Ultras Ahlawy’, hanno invaso la ‘Media production City’ che ospita gli studi di diversi canali televisivi nella periferia del Cairo alla ricerca di due presentatori televisivi noti per le loro posizioni ostili agli Ultras.
COINVOLTI NELLA RIVOLTA ANTI-MUBARAK. I tifosi dell’Ahlawy sono così riusciti a impedire al commentatore sportivo Ahmed Choubeir di presentare la sua trasmissione e poco dopo hanno messo fine alla loro protesta.
Gli ‘Ultras’ hanno partecipato anche alla rivolta contro l’ex presidente egiziano Hosni Mubarak all’inizio del 2011 e contribuito ai sanguinosi disordini che ne sono seguiti.
LE VIOLENZE DI FEBBRAIO. E ora pretendono la sospensione del campionato egiziano finché non saranno punti i responsabili dell’invasione di campo a Port Said che ha causato la morte di 70 persone durante una partita di calcio giocata lo scorso febbraio.
A partire da aprile, 75 persone che continuano a respingere il coinvolgimento nelle violenze, le peggiori che il calcio egiziano ricordi e tra le più sanguinose della storia del calcio mondiale, saranno giudicate da un tribunale al Cairo.

[Fonte: Lettera 43]

Per Corederoma
Paolo Nasuto