venerdì, Maggio 17, 2024 Anno XXI


A proposito della giornataccia dei leccesi a Treviso, proprio dalla città veneta ci hanno segnalato questo articolo extra-stadio per farci capire quanto assurda e pesante possa essere la repressione dalle loro parti.

Cinque pattuglie dei vigili urbani che circondano il Monumento ai Caduti di piazza della Vittoria, fermano, identificano e multano una sessantina di ragazzi seduti dalla la gradinata. Gradinata diventata «zona proibita» con ordinanza comunale.

È successo sabato sera: è stato un controllo per il decoro urbano, fanno sapere dalla caserma di via Castello d’Amore. Un’azione eclatante attraverso la quale la polizia locale ha voluto dimostrare che piazza della Vittoria e le sue statue in bronzo non sono terra di nessuno. Tantomeno lo è il «muretto» del monumento per gli studenti che escono da scuola, si siedono sui gradini doveaspettano gli amici o l’autobus facendo qualche chiacchera. Giusta o sbagliata la «fruizione» del monumento? Sul caso la città si divide tra chi chiede il rispetto del monumento e di ciò che rappresenta e chi invece plaude il fatto che i ragazzi si siano riappropriati di un angolo di città «prima grigio, ora vivo», come dice un residente della zona.Fatto sta che il controllo è stato massiccio. Oltre una decina gli agenti impegnati nell’operazione avviata anche a seguito dei recenti fatti di cronaca che hanno avuto per teatro Ponte San Martino, via Cadorna e piazza della Vittoria.

Gli agenti hanno identificato tutti i ragazzi che sostavano nella zona, sia quelli seduti sui gradoni del monumento, che quelli fermi sulle panchine vicino al Riccati o sulla gradinata delle Poste. Intento degli agenti era «ripulire» il monumento ma anche «schedare» parte dei giovani e giovanissimi che gravitano nella zona per avere un’idea chiara di chi la frequenti e possa aver partecipato anche alla maxi rissa avvenuta lo scorso 17 settembre nel sagrato della chiesa di San Martino (la seconda dopo quella scoppiata per futili motivi in agosto tra una cinquantina di ragazzi).

Piazza Vittoria, Mc Donald e stazione delle corriere sembrano infatti delimitare una vera e propria «zona rossa», problematica per l’altissima frequentazione, ma anche perché scelta come zona di incontro e scontro tra gruppetti di studenti. «Ci sono delle norme e vanno fatte rispettare» dicono dal comando di via Castello d’Amore, «e ben venga se al contempo si riesce a lavorare per garantire la sicurezza». Di certo però la retata di sabato sera non resterà senza polemiche. Rintuzzerà – e non poco – il dibattito sull’utilizzo della piazza e dei gradoni del suo monumento, ma soprattutto scatenerà una serie di polemiche sulla serie di multe staccate dagli agenti contro i ragazzi sorpresi a chiacchierare seduti oltre il limite stabilito dalla vecchia ordinanza comunale, quella che vieta ogni avvicinamento al monumento. Tante le sanzioni fatte ai ragazzi e non tutte accettate serenamente. Alla sorpresa, per il blitz degli agenti, ha fatto seguito anche un bel po’ di nervosismo e qualche sonora protesta. «Che male facciamo se stiamo seduti qui?» ha gridato più di qualcuno. Inflessibili i vigili, sui quali più volte erano piovute le critiche del vicesindaco Gentilini che chiedeva di «fare pulizia» sul monumento.Il controllo si è chiuso quand’erano quasi le otto di sera, sempre sotto il controllo delle videocamere di zona e davanti agli occhi stupiti di alcuni passanti.

Ora nei registri degli agenti c’è una lunga serie di nominativi, tutti compresi tra i 17 e i 25 anni. Serviranno a qualcosa? È la domanda che tanti si pongono.

[Fonte: La Tribuna]

Per Corederoma
Paolo Nasuto