domenica, Maggio 05, 2024 Anno XXI


Prima il sabotaggio, poi la polemica. La prima è la parola che ha lasciato al buio lo stadio di Vallecas, che ieri alle 21.30 doveva ospitare Rayo Vallecano-Real Madrid.

Partita sicuramente riprogrammata per oggi, ma con conflitto sull’orario: Il Rayo ha chiesto di giocare alle 20 per facilitare l’afflusso dei propri tifosi, il Madrid preferisce le 17 perché non si fida delle luci dello stadio e visto l’intasamento del proprio calendario non vuole correre rischi.
Cavi tagliati «Si è trattato di un atto di sabotaggio — ha detto il presidente del Rayo Raul Martin Presa —. Un cavo non si taglia da solo. È una disgrazia, un attentato». Così invece del derby è andata in scena una serata surreale. I giocatori del Madrid sorridenti tra il tunnel e il prato, gli elettricisti inizialmente ottimisti al lavoro sul tetto dello stadio con pinze e nastro isolante, la musica sparata a tutto volume (l’impianto audio era stato risparmiato), i tifosi fuori ad aspettare in paziente attesa. E senza incidenti, cosa da rimarcare visto il pessimo sangue politico che corre tra gli aficionados del Rayo e quelli del Real. Un’ora e mezza abbondante di male illuminata attesa, e quando finalmente si è deciso di rinviare la gara Mou ha spedito i suoi sul prato per una sessione di allenamento in penombra. Mentre i madridisti correvano, presidente e allenatore del Rayo improvvisavano conferenze stampa. Tutti volevano giocare, però era impossibile. Il presidente Presa, scuro in volto, ha detto che arrivare sul tetto per tagliare i cavi è difficile è pericoloso, e non ha voluto far luce su eventuali colpevoli.
Tifosi sospettati L’idea che circolava ieri sera a Vallecas era abbastanza semplice: si puntava l’indice verso gli stessi tifosi del Rayo, tanto avvelenati col proprio club da darsi la pena di salire sul tetto del vecchio e fatiscente impianto per tagliare i fili dei riflettori. Il motivo? Il club ha deciso che la partita col Madrid fosse quella che in Spagna è chiamata «dia del club»: il giorno della stagione nel quale anche gli abbonati devono pagare il biglietto. I tagliandi erano in vendita, per gli abbonati, a 25 euro, e la cosa non è andata giù alla calorosa e rumorosa tifoseria biancorossa, in subbuglio per l’intera settimana. Da qui a rischiare la vita scalando per tagliare i fili ne passa, però al momento non ci sono altri sospettati. In tutto questo, Mourinho aveva deciso di sollevare il castigo di Sergio Ramos, che era titolare con Essien e Modric.

[Fonte: CalcioSport24]

Per Corederoma
Paolo Nasuto