martedì, Luglio 15, 2025 Anno XXI


DOPO IL DERBY. Il lungo pomeriggio si è concluso senza tafferugli. Più di 5 mila euro per il trasporto dei tifosi al Menti Dalla Pozza: «Non possiamo più permettercelo». Soddisfatto il questore: «Non c’è stata tensione» ANTONIO DALLA POZZA

«È un’ora che ci hanno bloccato. Io abito in viale Margherita, mi dica lei cosa dobbiamo fare per rientrare a casa. Non si può fermare la vita di una città per una partita di calcio». La donna è un fiume in piena che si riversa contro la malcapitata vigilessa lasciata a presidio dell’incrocio fra la Piarda e via Giuriolo. È l’altra faccia del derby, o meglio di una città che il sabato lo vive lontano dal calcio, a volte subendolo. E che pone una domanda sempre più diffusa: ma quanto ci costa tutto ciò? BAMBOLE NON C’E’ UNA LIRA. Già, quanto costa? Giriamo la domanda all’assessore alla sicurezza Antonio Marco Dalla Pozza, che ha seguito da vicino il deflusso controllato dei tifosi del Verona. «Come faccio sempre, in casi così delicati. Innanzitutto vi do subito una notizia: con i 5.500 euro spesi per i 5 bus Aim messi a disposizione per trasportare i veronesi in stazione e a Vicenza Ovest, abbiamo praticamente dato fondo alla cassa. Pensando che a breve verranno a Vicenza prima il Brescia e poi il Padova, mi chiedo come pagheremo i prossimi, dove troveremo i soldi per portare lontano dal Menti quelle tifoserie ed evitare contatti pericolosi. Non posso mettermi con una chitarra fuori dagli uffici». Alla lista della spesa Dalla Pozza aggiunge i costi del personale comandato in servizio di Valore Città e Valore Ambiente. E naturalmente gli agenti ed i mezzi della polizia municipale: «Sperando di non trovare troppe “sorprese” alla fine delle corse delle navette. Faccio però una considerazione: non possiamo più permetterci situazioni e spese come queste. È folle muovere tutto ciò, spendere tanti soldi per un pomeriggio di sport. Mi permetta la digressione, ma come facciamo a garantire la sicurezza, in Campo Marzo ad esempio, quando poi si tengono 150 agenti bloccati per una partita?». ROMA CAPOCCIA. Ci sono poi i 5 autobus, di cui uno snodato, messi a disposizione da Ftv per un costo che dovrebbe essere pari a quello dei “cugini” di città. Ma soprattutto ci sono i costi che saranno sopportati dal Ministero dell’Interno, cominciando da quelli dell’elicottero che fin dal primo pomeriggio ha sorvolato l’area dello stadio e finendo con l’ingente dispiegamento di uomini e reparti appartenenti ai carabinieri, alla polizia di stato e alla guardia di finanza fatti arrivare anche da altre province. Per un bilancio sicuramente positivo sotto il profilo dell’ordine pubblico ma altrettanto dispendioso dal punto di vista economico. LA QUIETE DOPO IL DERBY. La cronaca della giornata gira attorno all’arrivo dei 1300 supporters dell’Hellas previsti per la gara. Vengono presi in consegna a Vicenza Ovest e alla stazione ferroviaria e trasportati allo stadio sugli automezzi. Sono le 14 quando le prime avanguardia gialloblu arrivano sotto la Nord con il solito contorno di cori contro il Vicenza e di slogan antimeridionalisti contro i ragazzi delle forze dell’ordine. L’afflusso è ordinato e celere, nonostante tutto attorno i sostenitori biancorossi riempiano le strade d’accesso come poche volte in tutti questi anni di serie B. I portoni si riaprono alle 17. 19, mentre ogni agente indossa il casco. L’organizzazione, curata in ogni dettaglio e coordinata dalla questura non lascia margini ai colpi di testa. Lo stesso questore Angelo Sanna a fine giornata si dice soddisfatto: «C’è stata un’ottima collaborazione tra le forze dell’ordine. Tutto è andato per il verso giusto». I primi 500 scaligeri lasciano il Menti alle 17 e 27, tra sfottò e cori. Va tutto liscio, anche sul ponte, il punto di possibile contatto tra le tifoserie. Urlacci e gestacci ma nulla di più. Quattro ragazzotti provano a vestire i panni di Arancia Meccanica, ma basta l’intervento di un poliziotto per farli scappar via. Alle 17. 55 parte il resto della carovana, alle 17 .58 è tutto finito..

Roberto Luciani

[Fonte: Il Giornale di Vicenza]

Per Corederoma
Paolo Nasuto