venerdì, Luglio 04, 2025 Anno XXI


da romanews.eu

Va oggi in scena la prima conferenza stampa in giallorosso di Mauro Goicoechea, portiere uruguaiano arrivato dal Danubio. Presente all’incontro anche Walter Sabatini. Di seguito le dichiarazioni integrali (parola per parola) del ds, trascritte fedelmente ascoltando l’audio della conferenza stampa:

Mauro GoicoecheaSABATINI (introduzione alla conferenza di Goicoechea): “Mi metterò a disposizione quando vorrete, in qualunque altro momento, mi pare irriverente fare un contraddittorio qui, anche se ci sarebbe da farlo. Possiamo avere tanti punti di discaccordo per cose successe, per cose dette o non dette da noi e da voi. Ma non credo sia il caso di farlo stamattina. Abbiamo mantenuto l’impegno della presentazione di Goicoechea, un portiere che abbiamo voluto prendere fortemente e che poi abbiamo preso sul filo di lana, si è instaurata una trattativa complicata col Dabunio, però il il Danubio lo devo ringraziare: è una grande società che ha sfornato talenti su talenti in Uruguay e con loro vogliamo avere un rapporto costruttivo, un rapporto nel tempo. Li devo ringraziare, perché hanno avuto la pazienza di aspettare la Roma. Il ragazzo ha giocato tante partite facendo sempre bene, è stata una richiesta come sapete dell’allenatore con cui siamo stati in sintonia su tutte le operazioni di mercato fatte. E’ arrivato qui nella tradizione di portieri sudamericani che sono stati in Italia; dovrà modificare alcune cose della sua tecnica, ma avrà tutto il tempo per farlo, perché starà con la Roma a lungo”

L’intervista a GOICOECHEA

Potresti descrivere le tue caratteristiche? Perché pensi di essere stato così voluto dalla Roma e da Zeman?
Sono molto contento per essere stato preso in considerazione e poi acquistato dalla Roma, gli sono molto grato. Ho le caratteristiche di un portiere sudamericano: posso ancora migliorare molto e sono qui proprio per questo, per migliorare.

Quale è il tuo obiettivo? Diventare presto titolare, vincere qualcosa? Perché hai scelto la Roma?
Mi unisco ad una squadra molto forte e importante e, ovviamente, spero di migliorare. I miei obiettivi sono quelli della squadra. La mia ambizione è quella nel tempo di diventare il portiere di questa squadra.

C’è una caratteristica con cui pensi di poter convincere Zeman a puntare su di te, anche in futuro?
Non so, credo che questo vada chiesto al mister.

C’è una caratteristica che credi ti contraddistingua? La tua migliore catratteristica…
Il giocare con i piedi. Il calcio della palla è sicuramente un mio punto di forza.

Hai giocato due Mondiali giovanili, ma non ti sei mai affacciato alla Nazionale Maggiore. Cosa è successo?
Sì, ho giocato nelle Giovanili, ma non ho ancora avuto opportunità con la Nazionale Maggiore. Ma l’Uruguay ha grandi portieri, come Muslera e Martin Silva. Ovviamente spero di avere anche io la mia occasione.

Sa di essere già stato cercato da Zeman anche l’anno scorso per il Pescara? Era stato visionato da Francesco Mancini, il suo allenatore dei portieri e uomo di fiducia…
No, non lo sapevo. E’ motivo di orgoglio e soddisfazione per me.

Il 13 è una scelta casuale o un numero che per lei ha una storia particolare?
E’ il giorno del compleanno della mia nipotina e di mia moglie.

Puoi raccontare la tua storia e i tuoi inizi? Hai avuto un modello nella tua crescita? Chi è per te oggi il portiere più forte del mondo?
Agli inizi in Uruguay mi piaceva molto Fabian Carini. Credo che il portiere migliore del mondo oggi sia Buffon.

Puoi raccontarci come ti sei avvicinato al calcio e come mai sei diventato portiere?
E’ sempre stato il mio sogno: ho sempre giocato in porta, non sono mai stato un giocatore di movimento e la mia ambizione è sempre stata questa. Mi è sempre piaciuto parare.

La tua impressione sui metodi di allenamento di Zeman?
Sono allenamenti molto buoni e dinamici. Lui è un tecnico molto esigente, ma sono contento: credo questa sia la strada giusta per poter migliorare.

Hai mai avuto paura che la trattativa potesse saltare? Quanto conosci dei tuoi compagni di reparto Stekelenburg e Lobont?
Sì, ovviamente sono stato un po’ nervoso per la situazione che non si concretizzava, ma comunque tutto è finito per il meglio, adesso sono qui e sono contento. Conosco i miei compagni, sono due grandi portieri che oggi non ci sono perché rappresentano le propie Nazionali. Sarò molto contento di poter lavorare con loro e imparare da loro.

SABATINI (a conferenza stampa terminata): “Ragazzi grazie, ribadisco le scuse, ma penso sia una mattinata difficile per tutti, anche per voi. Le circostanze per cui questa ragazza, Francesca, è venuta meno sono drammatiche e non ho nessuna voglia di alcun tipo di contraddittorio. Mi sembra veramente ozioso affrontare qualsiasi argomento calcistico, c’è qualcosa che va oltre nelle nostre teste, nelle teste di tutti noi. Mi riservo solo lo spazio per fare un plauso ai ragazzi della Primavera, li voglio ringraziare per avere portato a casa questo titolo e voglio ringraziare Alberto De Rossi, che per la Roma è un collaboratore di straordinaria importanza. Grazie, sarò a disposizione per un incontro con voi nei prossimi giorni quando vorrete”.