Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutolunedì, 10 Settembre alle ore 01:46
Anno 2012, di cosa parliamo quando parliamo di calcio? Probabilmente del nulla. Parecchio gossip. Piacciono molto le notizie che riguardano post su facebook, twitter di giocatori e mogli o fidanzate. Del calciomercato non ne parliamo, oramai vera e propria arma di distrazione di massa, 365 giorni ininterrotti di voci, sussurri, indiscrezioni, secondo voci…. Calciatori che ci propinano sempre le stesse parole, tranne De Rossi, nessuno e si badi bene nessuno ha detto una parola su i problemi enormi che riguardano il calcio e i tifosi. Abbiam procuratori che sono opinionisti, abbiam opinionisti sbucati da non si sa dove. Abbiamo il campionato piu’ corrotto dell’Europa occidentale e la classe dirigente piu’ mediocre che si possa immaginare. Abbiamo gli stadi piu’ vuoti del continente, i piu’ obsoleti, i piu’ vecchi e il maggior numero di divieti e limitazioni per i tifosi, forse dell’intero universo. Abbiam tifosi che non sono piu’ tali ma clienti, un campionato che quando giochi la domenica alle 15.00 diventa un vero e proprio avvenimento. Abbiamo una classe giornalista sportiva che tranne alcuni, se ne frega altamente di tutto questo e abbiamo tanti tifosi che altrettanto se ne fregano. Quando si ritroveranno seduti in curva e con il rispetto del posto assegnato accetteranno anche questo, l’importante è sapere quanto ci è entrato dalla vendita di quel giocatore, ragionieri piu’ che tifosi, pardon, clienti. Anno 2012, il calcio è virtuale, gli stadi son vuoti, le web-piazze sono piene, i tormentoni radio e televisivi seguitissimi. Il campionato se lo giocano sempre le stesse, nessun altro ha il diritto di sognare. Però dai blog, dalle pagine dei social network, da alcuni siti, si continua con un “romanticismo nostalgico”, probabilmente fuori dal tempo ma non si puo’ tacere ed essere complici di chi il calcio lo sta uccidendo.