venerdì, Maggio 17, 2024 Anno XXI


da corrieredellosport.it

Il tecnico dell’Inter: «Zeman è inimitabile, ma faremo di tutto per batterlo. La Juve ha più certezze, noi siamo all’inizio di un cammino»

Andrea StramaccioniAPPIANO GENTILE – Ecco la conferenza stampa di Andrea Stramaccioni

Stramaccioni, oltre 40.000 persone contro Hajduk e Vaslui. Quanto è importante per la squadra questo entusiasmo?
La gente ci dà forza e vedere che lo stadio ha capito il momento di difficoltà dopo l’1-0 alla fine del primo tempo giovedì è stato bello. Sembrava che il pubblico sradicasse il pallone insieme a Guarin. Sono bei segnali: il nostro pubblico ha bisogno di questo.

Affronterà per la prima volta la Roma dopo l’addio. Ha voglia di rivincita?
Voglia di rivincita zero. Se sono all’Inter lo devo ai 6 anni fatti con l’As Roma. E’ la realtà. Alla Roma dovrò dire sempre e solo grazie. Se sono diventato un professionista è grazie alla Roma. Sono stato triste quando me ne sono andato e sono stato triste. Ora si è aperta una nuova fase della mia carriera e non ho voglia di rivincita, ma di vincere perché sono all’Inter.

Cosa pensa del mercato dell’Inter?
Credo che l’Inter abbia portato a termine un mercato intelligente. Forse ci è sfuggito qualche grosso colpo come Lucas e Lavezzi, ma abbiamo gettato le basi per far tornare grande l’Inter, il tutto riducendo di 40 milioni il monte ingaggi a fronte di un passivo di mercato di 17 milioni. Abbiamo gettato le basi per il futuro. E’ vero che non abbiamo un’altra prima punta oltre a Milito, un altro attaccante centrale. Abbiamo provato a prenderlo, ma quando sono sfumati i nostri obiettivi, ho rifiutato tutte le… occasioni. Non volevo un completamento alla rosa che non fosse funzionale al nostro modo di stare in campo. Per noi questo è un anno zero. Sono andati via 13 giocatori e ne sono arrivati 8 o 9 se consideriamo Guarin. E’ stato un mercato intelligente.

Non manca un leader in difesa?
Ho visto finora un ottimo Andrea Ranocchia, un giovane italiano di prospettiva che può diventare il leader della difesa.

Cosa le manca secondo lei in questa stagione?
Sono stato inserito in un grande frullatore in maniera molto veloce e molte cose le sto cercando di imparare vivendole. Una cosa che mi manca è l’esperienza: sto cercando di acquisirla alla velocità della luce da parte di tutti, colleghi, giocatori e avversari.

Da Zeman cosa ha imparato?
Lui allenava e io non ero ancora nato. Mio padre è nato nel 1947, esattamente come Zeman… Il mister è il mister: è un precursore e gli ho detto che lo ammiro di persona. Lui non si può imitare, l’ho detto dopo averlo studiato: ha un modo di proporre calcio integralista e lo vive come una fede nel suo credo. Proveremo comunque a batterlo.

E’ più preoccupato o stimolato da questo confronto con Zeman?
Preoccupato no. Ho molto rispetto per qualsiasi avversario, ma proveremo a vincere la partita perché anche noi siamo una grande squadra e vogliamo dimostrarlo sul campo.

Meglio affrontare subito o dopo la Roma?
Domani arriva a San Siro una grande squadra. Non affrontiamo Zeman, ma grandi giocatori. Qualsiasi risultato non sarà decisivo, ma sarà un test importante, contro la prima grande squadra che arriverà a San Siro.

Zeman ha parlato dei contatti con Moratti. Ci sono similitudini tra Zeman e Stramaccioni?
Le uniche cose che abbiamo in comune sono che lui ha un figlio che si chiama Andrea e che mi padre è nato nel 1947 come lui… Il mister è il mister. Io sto cercando di diventare un allenatore di serie A. Lui è anti juventino? Dovete chiedere a lui. Io sono pro interista.

Che impressione le farà incrociare con Totti con cui è stato anche compagno di squadra?
Non sarà una partita come le altre. Non devo pubblicizzare certe cose e per me i legami personali sono importanti. Conta Inter-Roma e noi ci dobbiamo farci trovare pronti contro una grande squadra.

Ci sarà qualche occasione in più per Livaja senza il vice Milito?
Rispetto a Longo Livaja potrà giocare con la Primavera quando non sarà in prima squadra. Livaja può incidere di più anche in 10′, mentre Longo ha bisogno di un minutaggio maggiore per far bene.

Quanto sarebbe azzardato far rientrare Handanovic domani?
Samir sta facendo di tutto per recuperare, ma in base all’ultimo consulto con Combi non voglio andare in campo con giocatori che possono rischiare uno stop più lungo. Dopo la sosta lui e altri infortunati possono tornare e il loro recupero sarà accelerato.

Pereira può essere titolare?
Sta bene, ha lavorato in settimana con noi e credo sia pronto nel momento in cui sarà chiamato in causa.

Quanto è contento di andare a Baku tre giorni prima del derby?
E’ l’Europa League… Dovremo incontrarci bene. Ci organizzeremo bene e gestiremo bene le energie. Logisticamente non siamo stati fortunatissimi, ma non ci lamentiamo. Va bene così, faremo fronte anche a questo.

Inter-Roma può far capire chi è l’anti Juve?
Potremo trarre delle indicazioni dal precampionato e dalla prima giornata: la Juventus è la squadra che ha più certezze. Noi siamo all’inizio di un cammino, abbiamo tante cose su cui lavorare e aspetto la partita di domani perché è un test importante. Una vittoria non ci farebbe essere la rivale numero uno della Juve, mentre un risultato negativo non ci dovrebbe far abbattere. Abbiamo cambiato più di tutti e questo inizialmente si paga.