domenica, Maggio 05, 2024 Anno XXI


Premesso che della cosa abbiamo già parlato con gli amici di “Lecce Giallorossa” con la solita franca dialettica che contraddistingue i nostri rapporti, quindi questo non è un atto di accusa nei loro confronti ma una considerazione generale sul mondo ultras.

Prendiamo quindi spunto da questo loro articolo per una veloce ma doverosa precisazione, e la facciamo anche a rischio di passare per i soliti “guastafeste”: l’art.9 potenzialmente è applicabile a tutti i titoli d’accesso allo stadio (biglietti, voucher, tessere) che poi in pratica non lo si faccia è un altro paio di maniche, anche se in verità in qualche caso sporadico (e più per errore che per altro), è stato invece applicato.
L’art. 9 comunque esiste, non è di certo stato abrogato, e continua a pendere come una spada di Damocle sulla testa degli ultras, per cui non è fantascientifica l’ipotesi per la quale, se un domani a chi comanda dovesse venir comodo, non lo si possa usare tanto sulla tessera quanto sul voucher o sul biglietto.
Dire che l’art. 9 al voucher non si applica o che è in questa “non applicazione” la differenza con la tessera, dunque, non è né giusto e né corretto perché attualmente nemmeno alla tessera è stato mai applicato, ed anche in questo caso ci sono più di una conferma che gente che ha scontato il daspo ha poi potuto tranquillamente sottoscrivere una tessera del tifoso.
L’articolo in questione parla del caso specifico leccese, perché più in generale la differenza tra voucher e tessera si annula in diversi casi: tanto per prendere ad esempio la S-Card (Supporters Card) della Lega Pro, anche questa come il voucher non è legata ad alcun istituto bancario e men che meno ha un qualche microchip che qualcuno tanto teme.
Ci sono realtà, tanto per citarne una a caso Bologna, dove il modulo che si sottoscrive per la tessera del tifoso e quello che si sottoscrive per il voucher, sono uguali in tutto e per tutto, persino nelle virgole, quindi è ingiusto come fanno alcuni che prendono casi particolari relativi alla propria realtà territoriale e li estendono all’intero programma “Fidelity Card” dicendo che su una card ci sono determinati controlli e in un’altra no o che certe passano per il vaglio di Questura Online e altre no o chissà che altra acrobazia filosofica: tutti i titoli d’accesso, biglietti compresi, soddisfano gli stessi requisiti di controllo richiesti da parte dell’Osservatorio, amen.
C’è gente che è arrivata a dire che ai voucherati sarebbero impedite le trasferte solo perché nel modulo di adesione “non firmano il consenso all’art. 9”: l’assurdità al potere, perché non esiste che un “regolamento” dell’apparato di leggi vigenti debba passare attraverso la firma di consenso del “regolato”, perché a questo punto Gigi il fattone potrebbe non firmare le leggi che criminalizzano le droghe leggere e continuare a trasgredirle in atto senza incorrere in pene. Va da sé che la succitata è una stronzata epocale e non si capisce come possa esserci gente che arrivi a credere e/o ad affermare certe cose.
Il problema tessera-voucher non è sintetizzabile in uno schema assoluto, è davvero difficile dire se il voucher sia preferibile alla tessera o viceversa perché queste sono scelte che spettano alle sensibilità singole di ognuno, però non di meno si possono dire puttanate clamorose come stanno dicendo in questo periodo tanti singoli o gruppi ultras per giustificare la propria scelta da un punto di vista morale.
Sbagliatissimo porre ancora una volta la questione sotto un punto di vista appunto morale, è uno sbaglio fatto diverse volte in passato e che forse si dovrebbe evitare di ripetere: io personalmente posso anche ritenere il voucher più “metabolizzabile” o “giusto” della ex Tessera secondo il postulato “Ho rifiutato qualcosa che altri mi hanno imposto ed ho costretto altri ad accettare e rendere possibile una MIA seconda scelta” però non posso poi inventarmi cose non vere.
La scelta voucher è una scelta che per tanti è utile ed indispensabile da un punto di vista strategico e la sua adozione è legittima, libera, in senso lato anche in linea con un certo percorso di Curva intrapreso, ma in definitiva differenze tra biglietto, voucher e tessera non ne esistono: l’unica differenza, oggi come oggi, è entrare o non entrare allo stadio ed anche non entrare non è che non sia controproducente.

Riprendiamo la diatriba voucher/tdt per fare chiarezza una volta per tutte su questo nuovo strumento in vigore da quest’anno.
Questa mattina avevamo pubblicato un articolo in cui spiegavamo in linee generali cos’era il voucher e le differenze con la tdt. Riportiamo alcuni punti
COS’E’ IL VOUCHER Il voucher altro non è che una tessera plastificata con foto su cui vengono caricati i titoli di accesso per tutte le partite casalinghe (l’osservatorio ha fatto decadere la limitazione dei 10 biglietti). Non ha alcun microchip o banda magnetica, ma solo un codice a barre (esattamente come il biglietto) che permetterà al tornello di leggere la validità. Acquistando il Voucher non si aderisce a nessun “programma di fidelizzazione” e, a differenza della TdT, non si entra in un rapporto contrattuale con nessuno, l’unico foglio che si firma è per la Privacy, per i dati personali. Viene emesso direttamente all’atto della richiesta e non si è soggetti a validazione da parte della questura. Attenzione questo non vuol dire che non ci saranno controlli da parte della polizia, ma (esattamente come per il biglietto) questi saranno effettuati direttamente tramite la polizia online . Nel momento in cui viene richiesto il voucher, chi lo emette interroga il database della polizia e se ci sono pendenze in corso il voucher viene negato, a chi invece non risulteranno pendenze in corso il voucher verrà rilasciato. A questo titolo potrà accedervi anche chi ha scontato un daspo, e sappiamo con certezza che diversi tifosi che hanno scontato il loro daspo hanno potuto acquistare il voucher senza riscontrare alcun problema.
Il Voucher che l’UsLecce mette a disposizione di chi non voglia sottoscrivere la tessera del tifoso, segue esattamente queste regole. Solo un codice a barre leggibile dai tornelli, nessun controllo da parte della questura (se non quello della polizia online), è necessaria una sola foto che verrà applicata sul voucher e l’unico modulo da compilare sarà quello relativo ai dati sulla privacy, e verrà emesso contestualmente alla richiesta. Il costo è quello dell’abbonamento ossia 100 euro per la curva (importo minimo ratealizzabile 210 euro).

Qualcosa tuttavia non ci aveva convinto, prima fra tutte il fatto che il voucher avesse una limitazione di 10 biglietti e soprattutto la determina con cui si ribadiva che la Legapro non avrebbe autorizzato l’utilizzo del voucher.
Abbiamo chiesto spiegazioni all’Uslecce. In merito all’autorizzazione ci è stato detto che come da protocollo questa era stata richiesta alla lega di appartenenza al momento del varo, ossia la serie B e pertanto non è stato ritenuto necessario richiederla ancora una volta. Per quanto riguarda la limitazione dei 10 biglietti , l’UsLecce ha semplicemente seguito la linea adottata da altre società che hanno caricato sul voucher tutte le partite in casa, e qualora ricevessero delle rimostranze da parte della lega agiranno caricando virtualmente prima 10 e poi 6 partite.

DIFFERENZE CON TDT Le differenze sostanzialie fra la tessera del tifoso e il voucher sono quattro.
1 – Il voucher non da il diritto ad acquistare biglietti del settore ospiti per le partite in trasferta.
2 – Abbiamo la certezza che al voucher non si applica il famigerato art. 9., l’articolo che è il reale motivo di ostracismo nei confronti della tessera da parte della maggioranza dei tifosi italiani e per il quale si continua a combattere. L’osservatorio ribadisce che neanche alla tessera del tifoso viene applicato l’art. 9, ma di questo non si ha alcuna certezza.
3 – Il voucher non è abbinato ad alcun circuito bancario e pertanto non si sottoscrive alcun contratto finanziario, l’unico modulo da sottoscrivere è infatti il modulo sulla privacy
4 – Per il rilascio del voucher è necessaria una foto tessera che andrà applicata sul voucher stesso, per la tdt sono necessarie due foto, una per la tessera ed una per il modulo di richiesta.
RICEVITORIE Abbiamo chiesto all’UsLecce il motivo per cui un solo punto vendita (su Lecce) fosse abilitato all’emissione di voucher e nuovi abbonamenti. La risposta fornita è stata che “data la complessità delle operazioni di emissione si è ritenuto che difficilmente tabaccherie o rivendite avrebbero dedicato il tempo necessario ad espletare l’operazione correttamente, con il rischio che qualcuno avrebbe potuto vedersi precluso il titolo senza alcun reale motivo. Infatti pare che l’UsLecce abbia ricevuto nel corso degli anni diverse lamentele per l’emissione del semplice biglietto, quindi si è preferito non gravare le ricevitorie di ulteriori operazioni.

Con questo speriamo di aver chiarito concretamente tutti i dubbi relativi a tdt/voucher e lasciamo alla coscienza di ognuno la libertà di scelta del titolo da sottoscrivere.

[Fonte: LecceGiallorossa.net]

Per Coredeoroma
Paolo Nasuto