sabato, Luglio 12, 2025 Anno XXI


La polizia di Rio de Janeiro ha deciso di passare al contrattacco nei confronti delle tifoserie di calcio organizzate, protagoniste di sempre più frequenti episodi di violenza fuori dagli stadi in Brasile: ieri 21 ultras del ‘Young Flu’ (l’ala giovane del Fluminense) sono stati arrestati e condotti in carcere dopo essere stati colti in flagrante mentre aggredivano due sostenitori del Vasco da Gama. Il gruppo è accusato, tra l’altro, di lesioni fisiche, associazione a delinquere e corruzione di minorenni. La madre di uno degli arrestati ha dichiarato senza mezzi termini alle forze dell’ordine che considera la tifoseria organizzata alla quale il figlio ha aderito “un’autentica fazione criminale”. “Non ho paura di dirlo: escono di casa per uccidere i tifosi rivali”, si è sfogata la donna. Uno studio recente ha mostrato che, solo durante il 2011, nel Paese che ospiterà i prossimi Mondiali ci sono stati quasi tanti morti quanto il totale registrato dall’Italia in tutta la sua storia calcistica. “Negli ultimi due mesi sono tornati ad aumentare i casi di violenza tra ultras. E’ difficile capire se esiste qualche motivo specifico per questo fenomeno”, ha detto il giudice Marcello Rubioli, autore dei mandati di arresto a carico dei 21 tifosi del Fluminense. “Gli ultras sappiano che stiamo stringendo il cerchio attorno a loro”, ha affermato il comandante del Gruppo speciale di polizia negli stadi (Gepe), Joao Fiorentini.

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Paolo Nasuto