venerdì, Giugno 20, 2025 Anno XXI


Subito dopo la vittoria nel derby tutti abbiamo buttato l’occhio al calendario che si presentava senza scontri diretti fino alla fine del girone di andata. Qualcuno si era già fatto il proprio cammino con punti a grappoli.Nonostante l’euforia e la strada in discesa avevamo comunque segnalato i pericoli di sentirsi con il vento in poppa. Neanche il tempo di iniziare a fare il primo passo che arriva quello falso.
Incredibile occasione buttata. Non si capisce, non c’è una ragione che possa spiegare questi due punti depositati nel cestino, purtroppo non ripristinabili. Aver chiuso in doppio vantaggio il primo tempo non lascia scusanti: tutti colpevoli!
Tutto troppo bello per essere vero: gol di Giuly, raddoppio di Brighi altre occasioni non sfruttate e possesso totale del campo.
Le assenze completamente dimenticate pronti a godersi un secondo tempo che ci avrebbe aperto sicuramente dei contropiedi a raffica.
Cosi non è per colpa della Roma. Indugia tra il terzo gol e la gestione del match, insomma non decide come portare a casa il risultato e quindi si genera una situazione ambigua, pericolosa.
Se è vero che Vucinic ha la palla del tre a zero dietro si inizia a rischiare troppo con Doni che deve uscire dal suo letargo. Altre occasioni capiteranno per i giallorossi ma il tutto si esaurisce prima di entrare in area di rigore.
Vannucchi, sempre lui, trova il gol della domenica e ci costringe alla sofferenza fino alla fine. Subito due occasioni d’oro per pareggiare ma Juan prima e Doni poi salvano la porta giallorossa.
Si vede anche Barusso ma la Roma non reagisce, si rintana nella sua trequarti. All’improvviso Vucinic ci tradisce per la seconda volta da solo davanti al portiere tira fuori quando avrebbe potuto con tutta semplicità scartarlo e correre tranquillamente in rete con tutta la palla.
Cattivo presagio, Spalletti butta in mischia anche Mexes concludendo cosi la partita con tutti i difensori in campo:Juan, Ferrari, Tonetto, Cassetti, Cicinho e appunto il francese. Cerca di creare un fortino per rispondere agli ultimi assalti dei blu.
Proprio al novantesimo il guardalinee assegna un fallo ai padroni di casa, l’arbitro aveva lasciato scorrere. Tutti dentro l’area con tutte le torri giallorosse schierate. Giovinco, non si sa se casualmente o intenzionalmente, calcia direttamente in porta. Parabola beffarda che costringe per la seconda volta l’estremo difensore brasiliano a raccogliere la palla nella rete.
Due tiri dalla distanza fanno diventare davvero pesante il passivo della difesa giallorossa. Non bastano due gol per portare a casa i tre punti. Rimproveri quindi sia in attacco che in difesa.
Damose na svegliata, cattiveria!