martedì, Giugno 24, 2025 Anno XXI


Ovviamente potevano farlo anche prima, non c’era nessuna legge che li proibiva di acquistare terreni e costruire quel che volevano, come ha fatto la Juve, ma volete mettere l’ebbrezza di avere praticamente a costo zero terreni e vecchi stadi di proprietà del Comune? Con la scusa dei tagli agli sprechi, daranno via beni costruiti con denaro pubblico, terreni pubblici a valori notevolmente inferiori a quelli di mercato, e quasi quasi ci toccherà pure di essere contenti…

Cattedrali nel destro, stadi a pezzi. Entrate irrisorie a parte nell’impianto dei Campioni d’Italia. Il calcio italiano indietro rispetto agli altri paesi europei per impianti vecchi di decenni, mentre Liga, Bundes, Premier, Ligue 1 e così via mettono in mostra grandi stadi. Ora, in parlamento, si avvicina la legge che potrebbe ridare smalto al movimento italiano.

“Questo importantissimo provvedimento di iniziativa parlamentare, che ha trovato il mio convinto e concreto appoggio, consentirà di avviare a realizzazione nuovi impianti sia per il calcio che per altri sport, senza che ciò produca alcun onere aggiuntivo per la finanza pubblica”.

Parla così il ministro per gli Affari Regionali, il Turismo e lo Sport, Piero Gnudi, soddisfatto per l’approvazione in Commissione Cultura della Camera dei Deputati del testo sugli stadi e palazzetti sportivi. Dopo il sì alla Camera il testo torna al Senato dopo le modifiche a Montecitorio.

Ringraziamento verso “tutti i parlamentari che hanno contribuito in modo fattivo all’approvazione di questo disegno di legge, che consentirà al Paese di dotarsi di infrastrutture moderne e sicure, generando importanti volumi di investimento attraverso la mobilitazione di capitali privati. Il disegno di legge passa ora a Palazzo Madama e sono sicuro che la sensibilità dei senatori consentirà un rapido iter di definitiva approvazione”.

[Fonte: Goal.com]

Per Corederoma
Paolo Nasuto