Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomercoledì, 4 Luglio alle ore 01:58
Svolto l’incidente probatorio. La donna ricostruisce la notte della violenza. Per questa vicenda sotto accusa tre carabinieri e un vigile urbano. Ha ricostruito, nel corso dell’incidente probatorio, quello che accadde nella notte tra il 23 e il 24 febbraio del 2011 nella stazione dei carabinieri al Quadraro quando venne violentata. Per oltre quattro ore la donna ha risposto alle domande del gip Adele Rando e del pm Eugenio Albamonte.
“Ricordo – ha raccontato la vittima dello stupro – che sono stata fatta uscire dalla camera di sicurezza e mi fecero accomodare sopra a delle panche, e mi offrirono un panino”. Il racconto prosegue e la donna afferma che gli venne offerto anche da bere, del liquore. “Poi sono stata portata in sala mensa dove si sono consumati alcuni rapporti sessuali”, continua.
Su invito, la donna ha chiarito alcuni punti dei precedenti interrogatori resi. Secondo diversi difensori, invece, la signora “ha cambiato ulteriormente versione, rendendosi inattendibile. Attendiamo il deposito dei verbali per esprimere una valutazione”.
Per questa vicenda sotto accusa ci sono i carabinieri Alessio Lobartolo, Vincenzo Cosimo Stano e Leonardo Pizzarelli, e il vigile urbano Urbano Francesco Carrara. Secondo l’accusa hanno violentato “un soggetto sottoposto a limitazioni della libertà personale con l’aggravante dell’abuso dei poteri e doveri inerenti a una funzione pubblica e dell’uso di sostanze alcoliche”. Nel dicembre scorso una perizia ha stabilito che la macchia di liquido seminale trovata su un indumento della donna fosse da ricondurre al solo Lobartolo.