CALCIOSCOMMESSE. All’appello 5 club contestano il patteggiamento
Categorie FaceBookScritto da Paolo Nasutomercoledì, 4 Luglio alle ore 01:51
A proposito di “Patteggiopoli” stamane citata, pare che la sensazione sia diffusa anche tra i club, tanto che in 5 contestano per l’appunto il patteggiamento concesso e le relative sanzioni inflitte, ritenute inique ed irrisorie.
Si e’ aperto questa mattina a Roma, presso l’ex Ostello della gioventu’ del Foro Italico, il processo sportivo d’appello sullo scandalo legato al calcio scommesse. I giudici della Corte di giustizia federale, presieduta da Gerardo Mastrandrea, sono chiamati a valutare i ricorsi presentati da club e tesserati condannati in primo grado, mentre quattro societa’ – Ancona, Piacenza, Ravenna (tutte ormai inesistenti) e Avesa – e tre tesserati – Marco Paoloni, Federico Cossato e Vincenzo Santoruvo – hanno rinunciato al dibattimento.
Prima di concedere la parola alle difese, i giudici hanno respinto i ricorsi presentati da Codacons e Federsupporter contro la mancata ammissione al processo di primo grado e rigettato le istanze di sospensione del procedimento. Cinque societa’ – Cesena, Nocerina, Vicenza, Gubbio e Barletta – hanno poi presentato ricorso come parti terze interessate all’esito del processo, scagliandosi soprattutto contro l’entita’ dei patteggiamenti considerati iniqui. Piu’ precisamente, il Cesena (appena retrocesso in serie B) ha chiesto l’inammissibilita’ della penalizzazione concordata dall’Atalatanta (due punti) e la retrocessione del Novara (punito dalla Disciplinare con quattro punti di penalizzazione da scontare il prossimo anno in serie B) all’ultimo posto della classifica di serie A. Nocerina, Vicenza e Gubbio hanno invece contestato il patteggiamento del Grosseto (sei punti da scontare nella prossima stagione), ma il club umbro ha presentato ricorso anche contro le sanzioni inflitte a Modena, Ascoli (patteggiamenti), Empoli, Padova e Reggina (sentenza primo grado): in ballo c’e’ la classifica dell’ultimo campionato di serie B 2011-12. Nel pomeriggio hanno invece preso la parola i legali dei club e dei tesserati condannati in primo grado. Tema importante e’ la presunta esistenza di un’associazione finalizzata alla commissione di illeciti, alla base della radiazione sancita dalla Disciplinare per Mario Cassano, Alessandro Zamperini, Nicola Santoni e Luigi Sartor, ma negata dal Tribunale del Riesame di Brescia almeno per cio’ che riguarda Cristian Bertani. E proprio su tale ordinanza si e’ basata la difesa della Sampdoria (punita con 50 mila euro d’ammenda in primo grado per responsabilita’ oggettiva relativa al tesserato Bertani) cosi’ come quella di Cassano, opposte dal procuratore Stefano Palazzi con diversi argomenti: secondo l’accusa, l’ordinanza del Riesame non sarebbe utilizzabile perche’ non definitiva e oltretutto la partecipazione di Bertani e Cassano all’associazione sarebbe dimostrata da diversi indizi e comportamenti. Terminato in tarda serata, il dibattimento riprendera’ domani mattina alle 9.30 e dovrebbe chiudersi in giornata, mentre il dispositivo delle sentenze dovrebbe arrivare entro fine settimana. Intanto a Roma la Procura federale ha ripreso le audizioni sul terzo filone dell’inchiesta sportiva, aprendo ufficialmente le indagini sul materiale ricevuto da Napoli: al riguardo sono stati ascoltati i calciatori Claudio Furlan e Marco Zamboni, mentre l’interrogatorio di Dario Passoni e’ stato rinviato.