domenica, Maggio 04, 2025 Anno XXI


Mentre i TG nostrani ci propongono la solita manfrina del caldo, bevete spesso, non uscite nelle ore più calde ed amenità simili, il “caldo” che ci interessa è quello metaforico delle situazioni disperate in cui versano diverse società calcistiche. Ieri sono scomparse la Triestina e il Piacenza, a rischio anche la Spal e chissà quante altre ne sentiremo. Mentre i bancarottieri spesso fraudolenti scapperanno, agli ultras resteranno cocci e rabbia che, se sfogata, può addirittura valere l’epiteto di “violenti” a fronte della totale indifferenza per la violenza nei confronti della storia, della tradizione calcistica e anche dei patrimoni economici depredati.

Lega Pro, scompare la Triestina calcio

La Triestina Calcio è scomparsa. All’asta di ieri, martedì 19 giugno, il curatore fallimentare Giovanni Turazza e il giudice Giovanni Sansone hanno riscontrato l’assenza di offerte di acquisto.

E’ stata decisa la fine dell’esercizio provvisorio, che spiana la strada al fallimento ordinario senza attività di impresa e con i tesseramenti invalidati.

Nelle stesse ore si deve registrare la dolorosa scomparsa di un altro club storico, il Piacenza.

Dopo il fallimento decretato dal tribunale di Trieste erano già andate deserte le aste (il 28 maggio e il 13 giugno) per l’acquisizione in esercizio provvisorio, nonostante il prezzo ribassato. Il declino della Triestina cominciò tre anni fa.

La storia del club si chiude nella Lega Pro guidata dal presidente Mario Macalli, dopo una doppia retrocessione che ha fatto scivolare la squadra in Seconda Divisione, proprio nel centenario della nascita del Paron Nereo Rocco.

A questo punto il marchio potrebbe essere rilevato da qualche acquirente, ovviamente per ripartire da una categoria dilettantistica.

Lega Pro, cancellato il Piacenza calcio

Il Piacenza Football Club è stato cancellato dal pianeta calcio. Da ieri, martedì 19 giugno, la società non esiste più.

Nelle stesse ore si deve registrare la dolorosa scomparsa di un altro club storico, la Triestina.

Il club biancorosso, retrocesso al termine della stagione dalla Prima alla Seconda Divisione della Lega Pro guidata dal presidente Mario Macalli, era in esercizio provvisorio.

I termini sono definitivamente scaduti il 19 giugno. La società di fatto non esiste più. Ai due curatori fallimentari, Franco Spezia e Germano Montanari, non resta che portare i registri in tribunale.

Il debito sportivo della società era di soli 500mila euro. Nell’ultimo tentativo di asta per la cessione della società, andato deserto, la base era di appena 50mila.

Negli ultimi 21 anni la società, di proprietà della famiglia Garilli, ha disputato otto campionati di serie A e dodici di serie B. Poi la crisi, la doppia retrocessione e infine la scomparsa.

Il marchio ora sarà rilevato dall’associazione “Salva Piace”. Si tratta di un comitato di volontari che intende dare il via a un “rinascimento biancorosso”.

Già da ieri sera “Salva Piace” è al lavoro per cercare di far ripartire la squadra da uno dei campionati dilettanti, con un altro nome, attraverso abbinamenti o altre soluzioni.

[Fonte: Calciopress]

Per Corederoma
Paolo Nasuto