venerdì, Maggio 16, 2025 Anno XXI


da Gazzetta dello Sport – laroma24.it

Zeman-Roma: il giorno. E lui ammette: «Vacillo»

Zdenek ZemanOggi si incontreranno per capire se davvero potranno piacersi fino in fondo, anche se sembra che gli indizi inducano verso la fumata bianca. E ieri sera alla festa del Pescara il boemo ha ammesso. «L’offerta della Roma mi fa vacillare? Sì, è vero». Si parlerà di tutto, ma soprattutto si comincerà a studiare la Roma del futuro. Quella di «Zeman 2, il ritorno», quella che può nascere dall’incontro di oggi tra Zeman e il management giallorosso (Baldini e Sabatini). A meno che qualcosa vada storto, come è già successo con Vincenzo Montella. Anche lui era arrivato ad un passo dalla panchina giallorossa ed ora sembra già solo un dolce ricordo.

Incontro
La Roma esporrà il suo progetto a Zeman, il boemo replicherà con le sue idee. Lui intende capire se la Roma lo vuole veramente o è una scelta di «ripiego», il club giallorosso punta a intendere se il boemo può essere davvero l’uomo giusto per la stagione del rilancio. Dopo l’incontro Zeman tornerà a Pescara, dove in serata ci sarà la cena sociale («Non posso firmare», ha detto a Sebastiani nella festa-promozione di sabato notte, quando scherzando il presidente e i suoi collaboratori gli hanno offerto un foglio in bianco per il rinnovo). Zeman, invece, non sarà presente (ore 12.30) alla presentazione del primo Memorial Franco Mancini (si giocherà sabato sera allo stadio Adriatico, in campo Pescara, Abruzzo All Stars e la Nazionale degli Angeli della Tv).

Argomenti
Se oggi Zeman e la Roma si piaceranno, entro mercoledì il boemo sarà ufficialmente il tecnico della seconda Roma americana. A Trigoria se lo augurano in tanti, a cominciare da Francesco Totti, che con Zeman ha mantenuto un rapporto speciale. L’ingaggio? A Pescara (dove hanno già contattato Delio Rossi) il boemo guadagnava 280.000 euro (più un premio promozione di circa cento mila euro) e gli abruzzesi per la prossima stagione sono pronti a salire a 6-700 mila euro (più premi). A Roma può arrivare a 1-1,5 milioni di euro (più premi). Zeman non chiederà invece cambi nella struttura, ma solo l’arrivo dei suoi due collaboratori: il vice Vincenzo Cangelosi e il preparatore atletico Roberto Ferola (ieri si è offerto Miki Konsel, che era il portiere della Roma di Zeman: «Se torna davvero a Roma, mi piacerebbe lavorare ancora con lui»). Chiaramente, oggi si parlerà anche di squadra e di mercato (la Roma ha offerto 2,5 milioni di euro per il riscatto di Gago al Real Madrid che ne vuole però 5, mentre per Rolando del Porto l’offerta giallorossa è salita a 12 milioni). E, da questo punto di vista, Zeman è la garanzia migliore per una Roma che non potrà investire somme stratosferiche sul mercato. Senza pensare, poi, alla valorizzazione di giovani già di alto profilo come Pjanic, Lamela, Bojan e Osvaldo (con il boemo difficile che parta) o di gente come Rosi o Marquinho (se riscattato).

Battute finali
In caso di fumata bianca, Zeman martedì condurrà l’ultimo allenamento a Pescara e mercoledì sarà ufficialmente il nuovo tecnico giallorosso. Il modo migliore, tra l’altro, per fare da apripista alla campagna abbonamenti, che la Roma ha intenzione di lanciare giovedì prossimo. Ma se dovesse andar male qualcosa? L’unica alternativa rimasta in piedi per i giallorossi è quella di Villas Boas, da cui la Roma aspetta una risposta domani. Ma il matrimonio qui è davvero difficilissimo, vista la necessità del portoghese di vincere subito, l’ingaggio (alto) e le richieste (che la Roma ha chiesto di «limare»). Chiudere con Zeman è più facile. Ed è l’unica scelta capace di riaccendere il «fuoco» nella tifoseria.

A. PUGLIESE


da Corriere dello Sport – laroma24.it

Pescara rassegnato: «Alla Roma dice sì»

«Sono dieci giorni che la Roma gli sta dietro». Questa frase rubata a Daniele Delli Carri è la dimostrazione che gli incubi del Pescara si stanno materializzando. Il direttore sportivo del Pescara, lo stesso che l’anno scorso, più o meno di questi, tempi aveva avuto l’idea meravigliosa di contattare Zdenek Zeman, è tra i primi a rassegnarsi. Sapeva bene da dove poteva arrivare il pericolo, non da Genoa e Fiorentina con le quali il tecnico boemo non aveva voluto neanche abbozzare una trattativa, ma dalla Roma, solo dalla Roma […]

SCONFORTO – Pescara sportiva è caduta nello sconforto perché sa che non riuscirà a trattenerlo, che per Zeman la Roma è un’attrazione irresistibile. Eppure lo staff societario adriatico, finché non sarà detta l’ultima parola, si aggrappa a quella piccolissima percentuale di speranza. In queste ore tutti sono gomito a gomito con il tecnico di Praga. Certo, per capire hanno capito. Dai suoi sguardi, dai suoi atteggiamenti, soprattutto dai suoi silenzi. Però vanno avanti, si comportano come se nulla fosse […] Ci hanno provato anche i tifosi con uno striscione la libro Cuore. Hanno puntato sui sentimenti. «Un anno di lacrime tra la gioia e il dolore, te lo chiede questa gente, firma col cuore».

CUORE – Il problema è questo, se firma col cuore non ci sono chance. I cronisti hanno chiesto al boemo cosa ne pensasse delle parole sullo striscione. «L’ho letto», si è limitato a rispondere. Non che sia rimasto impassibile, ma la vita è fatta di priorità. La percezione dell’addio ha portato anche il presidente pescarese, Daniele Sebastiani, ad una dichiarazione per certi versi forte: «Io per natura sono ottimista, quindi anche in questa vicenda sono fiducioso. Penso che il mister abbia capito quanto bene gli vogliamo qui e che tipo di famiglia siamo. Non credo sia un aspetto secondario, altrimenti non saremmo riusciti a superare certi momenti terribili come la morte di Franco Mancini. Sappiamo che la Roma è l’unica squadra che può farlo vacillare. Parliamo di un club importante, l’accostamento fa piacere a lui e di riflesso anche a noi che lo abbiamo scelto quando nessuno lo voleva. Vuol dire che siamo stati bravi. Vederlo in Lega pro, con tutto il rispetto, era una bestemmia. Ora se vuole andare via lo farà, ma sa quello che perde». Riflessioni amare del numero uno. Delli Carri, invece, deve per forza mantenersi freddo. Anche perché, con tutto il lavoraccio che lo attende per la ricostruzione post-Zeman, non ha troppo tempo per i rimpianti. Prima, però, si concede le ultime riflessioni: «Da mesi parlavano con il mister del rinnovo, i programmi li sapeva e li sa, non c’erano problemi dal punto di vista economico. Eravamo consapevoli che l’unico rischio fosse la Roma, per lui è una questione di sentimento. Adesso le sirene e i segnali fanno pensare a un matrimonio, però bisogna essere in due a sposarsi».

G. FEBBO