sabato, Maggio 17, 2025 Anno XXI


Un articolo emblematico del Corriere del Mezzogiorno. Dire tante cose per non dire nulla alla fine dei conti:

«Troppo facile fare ‘”gli splendidi” in massa, certi luoghi di aggregazione sono distruttivi». Arisa commenta così i fischi piovuti sull’inno che lei stava eseguendo live allo stadio Olimpico, ieri sera prima dell’inizio della finale di Coppa Italia tra Juve e Napoli. «Non hanno fischiato me, io pensavo a cantare – ha detto la cantante ospite a «Un giorno da pecora» su Radio2 -. Ma non credo fossero rivolti a me, perchè avevano iniziato già prima che io cantassi. Secondo me hanno fischiato un po’ l’inno e un po’ Schifani».
«NAPOLETANI “CATTIVELLI”» – «Penso anche che ci sia un po’ di snobismo per l’inno – ha continuato Arisa -, perchè c’è mancanza di unione». Fischi contro la politica? «Non lo so, ma secondo me è stato un atto poco rispettoso. Io il rispetto per l’inno ce l’ho – continua -, sono stata molto orgogliosa di cantarlo». Poi, Sabelli Fioretti e Lauro le chiedono quale tra le due tifoserie ha fischiato di più «purtroppo devo dire i napoletani. Nonostante ami tantissimo Napoli e i napoletani, sono stati “cattivelli”». E come definirebbe i tifosi? «Degli ingrati».

Certi luoghi di aggregazione sono distruttivi? Avrei una controdomanda: sono più o meno distruttivi di una certa televisione (che fa capo alla conduttrice della trasmissione che l’ha lanciata) che ha rincoglionito le menti e le persone?

I fischi non sono rivolti a te? Ed allora di che ti preoccupi? Volevi che applaudissero Schifani?

Tifosi ingrati? Che motivo dovrebbero avere per essere “grati” a qualcuno? La tessera del tifoso? Il calcioscommesse? Il campionato-spezzatino? Le lotte di potere in FIGC? La repressione verso il tifo? Me lo dai un cazzo di motivo per cui i tifosi dovrebbero essere grati a qualcuno?

I fischi di Roma hanno solo dato dimostrazione ancora una volta di cosa è in realtà l’Italia: una mera espressione geografica! Personalmente quando ho sentito i fischi all’Inno mi sono piegato in due dal ridere immaginando le facce inorridite delle anime belle italiote…

Oggi leggo i loro commenti sui giornali e non posso che dar loro ragione: si, l’Italia è un bel paese. Se sei un mafioso o un camorrista, l’Italia per te è un bel paese. Se sei un delinquente con pochi scrupoli e molto pelo sullo stomaco, l’Italia per te è un bel paese. Se hai qualche “santo in paradiso”, l’Italia per te è un bel paese. Se sei un ruffiano o, per dirla volgarmente, l’Italia per te è un bel paese. Se sei un pezzo grosso della chiesa cattolica, l’Italia per te è un bel paese. Se vivi sulle spalle degli altri, l’Italia per te è un bel paese. Se hai qualcosa da nascondere, l’Italia per te è un bel paese.

Se sei semplicemente una persona onesta, l’Italia sarà sempre e solo un inferno per te!

Che poi sentire tanto scandalo per i fischi dei napoletani quando al governo abbiamo avuto per quindici anni un partito che parlava di “secessione”, di “bruciare il tricolore”, di “mettere quella bandiera nel cesso”, scusatemi ma mi fa tanto ridere! Schifani dove era all’epoca? Tutti quei signori che parlano dove erano? Arisa era già rinchiusa nella casa di “Amici”?

Bisogna essere proprio idioti per sentirsi fieri di vivere in questa merda!

L’Italia è un bel paese di merda, ecco la verità che non ha il coraggio di dire nessuno. E come inno nazionale, gli italioti potrebbero adottare questo. Gli si addice perfettamente…

Per Corederoma
Paolo Nasuto