sabato, Maggio 17, 2025 Anno XXI


Giustissima considerazione di Calciopress sullo stato del calcio italiano. Si invocano pene esemplari sempre e solo per i tifosi nessuno di coloro che ha ucciso il calcio ha avuto la dignità di dimettersi, sono tutti al loro posto, pronti a dare l’ultima coltellata ad un gioco agonizzante, naturalmente grazie alla mistificazione, disinformazione, se il calcio è così è sempre sarà sempre solo colpa dei tifosi (Calciopress – Sergio Mutolo) Il Chelsea dell’italiano Di Matteo si aggiudica la Champions League all’Allianz Arena di Monaco. I padroni di casa del Bayern vengono clamorosamente sconfitti davanti ai loro tifosi. L’Europa League era già finita nelle mani dell’Atletico Madrid. Liga, Premier e Bundesliga ormai la fanno da padroni in Europa. Per la serie A la stagione delle Coppe si chiude come peggio non si sarebbe potuto. Un crollo del tutto in sintonia con il naufragio dell’intero sistema. Lo svuotamento degli stadi (“Gli stadi vuoti del calcio italiano, il flop visto dalla parte dei tifosi”) è il frutto più evidente di una deriva tecnica che appare inarrestabile. A livello internazionale la perdita di appeal del nostro movimento è indubitabile e irreversibile. L’impietosa classifica del Ranking Uefa dovrebbe richiamare i vertici del calcio italiano alla cruda realtà. I dati parlano da soli. La Serie A è scivolata in quarta posizione. E’ staccata anni luce da Liga, Premier e Bundesliga. Ci vorranno lustri per tentare di riagganciare nazioni che hanno saputo darsi modelli troppo più lungimiranti del nostro. La massima serie nazionale ha perso una squadra nelle Coppe gestite dalla Uefa, passando da sette club a sei. In Champions le squadre italiane saranno solo tre. Juventus e Milan sono ammesse direttamente alla Fase a Gironi. L’Udinese, invece, dovrà partire dai preliminari. Nel contempo Portogallo e Ligue 1 ci stanno ormai con il fiato sul collo, pronte a sorpassarci. Si fa pericolosamente avanti il calcio dell’est Europa. Il danno a livello tecnico-economico sarà deflagrante. Avremo tempo e modo di rendercene conto. La Figc di Giancarlo Abete non sa più che pesci prendere, travolta da una massa di questioni lasciate irrisolte e dallo scandalo del calcioscommesse. Che Dio ce la mandi buona e senza vento. Per i tifosi, delusi e disincantati, le previsioni per il futuro del calcio italiano sono sempre più fosche.

Sergio Mutolo – www.calciopress.net

Per Corederoma
Paolo Nasuto