lunedì, Luglio 14, 2025 Anno XXI


Questore, sindaco e Zampieri (assessore allo Sport): «Padova leader in Italia nell’educare i tifosi alla legalità»fonte: www.mattinopadova.geolocal.it

Padova diventa leader in Italia nella lotta contro la violenza negli stadi e si impegna nel ricordo di Filippo Raciti, l’ispettore capo di Polizia morto nel 2007 durante gli disordini del derby Catania-Palermo. Mercoledì gli sarà intitolato il centro sportivo Brentelle di Chiesanuova e per la prima volta in Italia gli verrà dedicato un monumento, ideato dallo scultore Elio Armano. Ieri il questore Vincenzo Montemagno e il sindaco Flavio Zanonato hanno ribadito il valore culturale del monumeto, che mercoledì sarà inaugurato con una vero e proprio inno alla legalità. Il tema ricorre forte durante l’intera giornata, a partire dall’incontro «Passione per lo sport e legalità» previsto alle 10 al centro sportivo Brentella con studenti, rappresentanti delle società sportive di base e degli enti di promozione sportiva. Il clou sarà alle 11 con il taglio del nastro. Oltre al sindaco e al questore è confermata la presenza di Marisa Grasso, vedova di Raciti «che si è commossa quando ha saputo dell’iniziativa» confessa Montemagno, e saranno presenti anche il vicepresidente della Figc Demetrio Albertini e il presidente di Assocalciatori Damiano Tomasi.

Tanti i bambini e i ragazzi invitati alla manifestazione, perché la cerimonia è un momento educativo. La sera al teatro Verdi ci sarà il concerto della Banda della Polizia di Stato che suonerà un «Inno allo Sport». L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento dei posti e il questore rivolge un invito a tutta la cittadinanza: «Mi farebbe davvero piacere vedere la partecipazione dei cittadini alle iniziative, tutta la società civile si stringe attorno alla figura di Raciti, morto mentre stava difendendo la legalità. Lo sport è agonismo e competizione, non può essere mai tragedia».

«Questa cerimonia è di particolare soddisfazione per la Polizia» aggiunge Zanonato, «Raciti è una figura simbolica per lo sport che si gioca in ambiente tranquillo e sereno». Di simbolismo è intrisa anche la scelta del centro Brentelle: «è il più grande della città» spiega l’assessore allo sport Umberto Zampieri, «frequentato ogni giorno sia per lo sport che per il parco, da giovani e da famiglie».

La cerimonia è accompagnata da una serie di iniziative dedicate ai ragazzi. Tra queste, la distribuzione di materiale informativo dedicato ai più piccoli con la Carta Etica dello Sport. Le parole di Zanonato e Zampieri ribadiscono l’impegno della città di Padova nel ricordare il 2 febbraio 2007, data della morte: «Quel giorno sono stati offesi i valori dello sport e i valori fondamentali di ogni essere umano».

Per Corederoma
Paolo Nasuto